Gio, 9 Mag, 2024

Andrea Borello candidato alle regionali del PD e quel post imprudente, ma decontestuallizzato "Il Pd fa schifo"

Andrea Borello candidato alle regionali del PD e quel post imprudente, ma decontestuallizzato "Il Pd fa schifo"

Scelto direttamente da Gianna Pentenero ha solo riportato (in forma privata) il pensiero dei suoi coetanei

Imprudente? Forse. Ingenuo come si può essere a 20 anno? Anche.

Andrea Borello mai avrebbe immaginato che un post su instagram visibile solo ad una ristretta cerchia di amici e compagni di partito, il PD, potesse scatenare un uragano. Un post sfuggito alla riservatezza della sua cerchia e finito su tutti i prinicipali quotidiani torinesi. Colpa di quella frase "Il Pd fa schifo" completamente decontestualizzata  e utilizzata ad arte da qualcuno che, forse, non ha gradito la sua candidatura voluta direttamente da Gianna Pentenero candidata in pectore alla presidenza del Consiglio regionale del Piemonte.

Andrea Borello ambietalista

«Scegliere di accettare la candidatura - spiega Andrea -  non è stato facile. Ho accettato per portare la voce della mia generazione, quasi sempre inascoltata, in un'istituzione così importante» e aggiunge «dai giornali sono stato indicato come il candidato del Pd alle elezioni regionali che ha espresso un giudizio molto negativo sul partito stesso. Innanzitutto mi scuso con gli uomini e le donne democratiche che si sono sentiti offesi da queste parole. Si tratta un un messaggio estratto da un gruppo privato, destinato ad amici e amiche aderenti al partito, completamente decontestualizzato. E che quindi ora vorrei contestualizzare. Immaginate di chiedere a un mio coetaneo di 24 anni perché dovrebbe votare il PD. In prima battuta, vi rinfaccerà vicende politiche di rilevanza nazionale le locale. Ora, io sono tesserato da anni a questo partito, e se pensassi che non funziona l'avrei già abbandonato da tempo. Credo nel Partito Democratico e mi candido convintamente nella sua lista perché è l'occasione per portare le nostre idee nella politica, che di noi giovani spesso e volentieri ci si dimentica, e che invece possiamo essere potentissimi agenti di cambiamento. Perché è l'occasione per dimostrare che un ventiquattrenne può essere protagonista. Perché è l'occasione per diventare parte attiva di quel processo già in corso, portato avanti da altri uomini ed altre donne del partito».

Per avere conferma delle parole di Andrea basta pensare che in Italia è presente in un Consiglio regionale, quello della Lombardia, un solo under 30. Fa riflettere che i giovani mai riescano a raggiungere le stanze dei bottoni. Quelle dove si fanno scelte e si prendono decisioni anche sulla loro pelle.

Ma chi è Andrea Borello?

Classe 1999, è nato e cresciuto a Caselle Torinese. Dopo le scuole superiori ha conseguito la laurea triennale in Scienze Internazionali all'Università di Torino e due lauree magistrali, la prima in lingua inglese in Cooperazione Internazionale, la seconda a Bordeaux in Francia in Governance della Transizione Ecologica e seguire un master al Collegio Carlo Alberto e infine, ha studiato a Buenos Aires le istituzioni  internazionali dell'America Latina. 

E non è ancora finita. Convinto ambientalista nel 2019 è stato tra i fondatori del movimento ecologista torinese dei Fridays For Future. E' volontario della Croce Rossa di Mappano e nel 2020 mentre studiava in Francia, durante la pandemia si messo a disposizione della Croix Rouge  e il suo impegno gli è valsa la nomina di "Cittadino Europeo" decretata dal Parlamento di Bruxelles.

Andrea Borello elezioni Caselle

Da un anno è segretario dei Giovani Democratici dell'area nord di Torino e se nel 2022 il suo partito avesse vinto le elezioni comunali sarebbe certamente assessore.

Mica male per un ragazzo che ha appena 24 anni. Un curriculum che solitamente invoglia i nostri giovani ad emigrare all'estero. Come non comprenderli, se poi quando si mettono a disposizione per il loro Paese vengono "massacrati" a colpi di articoli giornalistici?

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