Mer, 30 Ott, 2024

Ricostruire il fronte progressista partendo dalla raccolta firme per i referendum su autonomia differenziata e premierato

Ricostruire il fronte progressista partendo dalla raccolta firme per i referendum su autonomia differenziata e premierato

Preoccupa poco o non preoccupa affatto lo spostamento sempre più a destra dell'Italia. O forse in tanti non hanno ancora ben compreso cosa sta accadendo a vedere il numero di persone che giovedì scorso 11 luglio,  hanno partecipato all'incontro organizzato dal gruppo Progetto Caselle 2027 che ha come riferimento politico Sinistra Ecologia e Libertà.

Eppure l'astensionismo registrato alle ultime elezioni europee e regionali fa riflettere come pure i tanti consensi andati alla destra che giubila per la vittoria ottenuta e pur governando il Paese ormai da due anni, non avrebbe , secondo gli organizzatori della serata, in primis il capogruppo in Consiglio comunale, Endrio Milano, portato alcun beneficio al Paese. Anzi, la distruzione dello stato sociale prosegue imperterrita, la sanità sta diventando un buco nero, posti di lavoro per i giovani? Un'utopia. La scuola? Un disastro.

Ci aspettavamo certo una maggiore partecipazione almeno da parte delle forze che fanno riferimento a centrosinistra e all'area progressista anche perchè l'invito di Milano era stato quello di andare a costruire un tavolo di lavoro condiviso da cui far partire la rimonta di tutte quelle forze politiche e sociali, ma anche civili e di cittadinanza attiva che proprio a quella parte politica fanno riferimento e che vorrebbero una scuola che sia davvero formativa, una sanità che funzioni, il salario minimo e il rispetto della Costituzione.

Da discutere ce n'era e non poco grazie alle relazioni di Jessica Coffaro sulla scuola, che partendo dalle catastrofiche riforme del passato agli Invalsi ha delineato un quadro tutt'altro che edificante. Per non parlare della sanità con Vincenzo Li Gregni che ha raccontato di tutte le magagne, le liste d'attesa infinite, la carenza di medici e infermieri e una Regione pronta ideologicamente solo a finnziare i "Pro Life".

Ultimo ma non meno importante le motivazioni dell'astensionismo in particolare tra i giovani fatta da Lorenzo Melis che attraverso un articolato power point ha tracciato un quadro della situazione da mettersi le mani nei capelli. 

Che fare quindi?

«Certamente l’affermazione di questa destra radicale sempre più perniciosa impone alle forze democratiche e progressiste di far fronte comune - è la ricetta di Milano - superando le differenze e valorizzando i punti di convergenza. E sarebbero le stesse forze che, con differenti responsabilità, hanno aperto non la porta, ma il portone a Giorgia ed ai suoi amichetti. Ma basta? E’ sufficiente come motivazione dello stare insieme l’obiettivo di battere questa destra? No, non basta perché anche nel periodo 1943/45 il collante del CLN non fu solo la lotta al nazifascismo, ma un programma, deciso con la “svolta di Salerno”, per dare all’Italia un assetto democratico attraverso una il Referendum sulla forma istituzionale (Repubblica/Monarchia) ed una Assemblea Costituente eletta a Suffragio Universale per scrivere la nuova Carta Fondamentale».

Perciò? «Ecco perchè stiamo rivolgendo un appello a ricomporre l’area del centrosinistra e a costruire insieme ai 5 Stelle un ampio fronte progressista a partire dalla raccolta firme per il referendum sulla autonomia differenziata e poi per la campagna referendaria contro il premierato».

E forse se suonare un campanellino d'allarme non basta, bisognerà suonare trombe e campane per risvegliare partiti e società civile dal torpore su cui da troppo tempo riposa.

 

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