Ieri, domenica 12 ottobre, Caselle ha vissuto una mattinata densa di emozione: l’inaugurazione del Monumento alla Pace, realizzato e donato al Comune dal consigliere e artista Antonino “Toni” Bocchetta. L’opera, un grande mappamondo girevole con la scritta "PACE", è stata collocata nello spazio che, non a caso, è stato ribattezzato “Girotondo della Pace”, dove le sedute — dipinte con i colori della bandiera della pace dagli Alpini — sono state dedicate una per una alle associazioni cittadine.
La cornice è stata quella delle grandi occasioni: una presenza numerosa e partecipe, fatta di cittadini, famiglie, bambini e rappresentanti delle istituzioni locali.
“Una comunità che sa unirsi per il bene comune”
Nel suo intervento, il sindaco Giuseppe Marsaglia ha sottolineato il valore collettivo dell’iniziativa: «Oggi non celebriamo solo una scultura, ma la capacità di una comunità di unirsi per costruire qualcosa di importante. Ringrazio gli Alpini per aver ridato vita alle sedute e, in modo speciale, Toni Bocchetta per aver donato quest’opera che ci parla di speranza e di pace». Il primo cittadino ha poi toccato un tema di stretta attualità, ricordando la recente tregua tra Israele e Gaza (che per la verità al momento è solo ancora un "cessate il fuoco" ndr): «Viviamo un momento in cui la parola ‘pace’ torna a farci sperare. Ma la speranza deve tradursi in realtà. Se la pace trova spazio in quella parte del mondo, diminuiscono le tensioni per tutti noi». Con voce intensa, Marsaglia ha ricordato che la guerra è sempre una sconfitta dei più deboli, invitando tutti a sentirsi parte attiva di un messaggio concreto di pace: «Non possiamo limitarci a dire di essere per la pace: dobbiamo viverla, costruirla, ogni giorno, insieme».
Il senso di un cerchio che unisce
Il sindaco ha poi raccontato il significato profondo del “Girotondo della Pace”: «Queste sedute formano un cerchio, come una tavola rotonda. Un simbolo di unione, di dialogo, di trattativa. La pace nasce dal confronto, dal rispetto reciproco, dalla capacità di stare insieme». E guardando la folla presente ha aggiunto con gratitudine: «Essere qui oggi, così numerosi, significa credere davvero in ciò che celebriamo». Marsaglia ha poi concluso il suo intervento con le parole toccanti di una poesia sulle note di "Imagine" di John Lennon.
La voce della scuola: “La pace si costruisce a piccoli passi”
Presente anche la dirigente scolastica Pina Muscato, che ha sottolineato il valore educativo della giornata: «La pace non si firma, si costruisce. A passo lento, dentro di noi, nelle nostre comunità» e ha annunciato la presenza questa mattina, lunedì 13 ottobre, di tutte le quinte classi delle scuole primarie del territorio ad un momento di condivisione dedicato alla pace «Oggi è solo un’anteprima: la vera costruzione continua nelle scuole, nei gesti quotidiani».
A chiudere la cerimonia, prima della scopertura del monimento, il parroco don Alessandro Martini che ha invitato tutti a mantenere viva la speranza e ha annunciato un progetto futuro: «Per il Natale 2026 realizzeremo un presepe vivente itinerante, come segno di comunità e di fraternità»
E così, nella mattinata dorata di ottobre, Caselle ha piantato un seme di pace. Un monumento, sì, ma anche — e soprattutto — un impegno condiviso, un cerchio che unisce mani, voci e cuori intorno a un’unica parola: PACE.

