C’è chi non passa sotto le scale e chi, davanti a un venerdì 17, preferisce rimandare tutto a lunedì. E in Piemonte — terra di ingegneri, conti precisi e caffè rigorosamente servito con panna — la superstizione è viva, vegeta e perfettamente integrata nel Wi-Fi di casa.
Secondo il nuovo Indice di Superstizione Regionale (ISR) elaborato da Casinos.com, la regione si piazza quinta in Italia con un punteggio di 66,3 su 100. Un risultato che conferma una verità che molti sospettavano: sotto la facciata razionale dei piemontesi batte ancora un cuore un po’ magico.
Torino, capitale dell’occulto (anche su Google)
Torino non delude la sua fama da città esoterica. Dai tour dell’occulto al triangolo magico con Praga e Lione, il capoluogo resta il centro energetico del mistero.
Ma oggi l’occulto passa anche da Google: i piemontesi sono i più ossessionati d’Italia dal “venerdì 17” (punteggio 100/100 nelle ricerche online) e tra i primi a digitare “oroscopo” (77/100).
Insomma, la superstizione 2.0 è servita: si consulta il destino tra una riunione su Teams e una pausa caffè.
«In Piemonte la superstizione è discreta ma radicata - spiega Daniele Alfieri, analista di Casinos.com. - È una regione che unisce pragmatismo e curiosità: anche chi crede nella logica non rinuncia a un piccolo gesto scaramantico».
Veggenti e portafogli aperti: 50 milioni di euro all’anno
Secondo il Report Antiplagio 2025, in Piemonte ci sono circa 1.200 veggenti attivi e una spesa annua che supera i 50 milioni di euro in consulti dal vivo.
Un investimento consistente per sapere se il capo concederà il bonus o se l’amore della vita è dietro l’angolo (magari con Mercurio favorevole).
E mentre le carte scorrono e i fondi di caffè si leggono ancora nei bar, la superstizione piemontese resta un mix perfetto di curiosità, ironia e tradizione.
Le regioni più superstiziose d’Italia
Sul podio dell’ISR 2025: Campania – 81,9/100: patria del corno rosso e della scaramanzia senza filtri; Lazio – 71,2/100: tra consulti e ricerche digitali, Roma non rinuncia al suo tocco magico; Lombardia – 68,8/100: il business incontra l’oroscopo; Sicilia – 67,9/100 e Piemonte – 66,3/100
In fondo alla classifica, Trentino-Alto Adige (24,9) e Valle d’Aosta (34,6): qui la sfortuna si combatte più con la logica che con l’aglio.
Nord razionale, Sud istintivo: ma tutti un po’ superstiziosi
Dallo studio emerge un’Italia divisa, ma non troppo: al Nord la superstizione è più riservata, al Sud più teatrale.
Eppure, da Milano a Palermo, pochi riescono a resistere al fascino dell’oroscopo del giorno o al potere apotropaico di un tocco di corno rosso.
Morale della favola
Il Piemonte resta una terra di contrasti: tra ingegneri e tarocchi, tra industria e incensi.
E mentre il venerdì 17 fa tremare anche i più razionali, resta una certezza: che si tratti di superstizione, curiosità o semplice divertimento, i piemontesi continuano a guardare al destino — magari con un occhio al portafoglio e l’altro all’oroscopo.

