Con la cerimonia di apertura e la prima giornata di gare si sono aperte le XXIII olimpiadi dell'era moderna che tra i tifosi pronti asostenere gli atleti e a giubilare per i loro successi annoverano anche gli ospiti delle Rsa di emeis Italia di Residenza Richelmy a Torino, Consolata a Grugliasco e Casa Mia a Borgaro e che in queste settimane sono stati a loro volta gli inediti atleti delle Olimpiadi della Terza Età organizzate dal gruppo.
Niente salto con l’asta o lancio del peso, ovviamente, ma corsa in carrozzina, 100 metri in girello, palline a canestro e pallavolo facilitata: tutte versioni alternative delle più famose discipline olimpiche per giocare e sorridere insieme. Competizioni dove il vero vincitore è stato lo sport, occasione di divertimento e socialità, per promuovere lo spirito di aggregazione, la salute di corpo e spirito e per abbattere le differenze e i pregiudizi.
«L'attività fisica è un elemento chiave nell’ottica di un invecchiamento sano - spiega Alessandra Taveri, Ad di emeis Italia - Sono ormai numerose le evidenze scientifiche che avvalorano l'importanza della pratica di una regolare attività fisica anche nella fascia di popolazione più anziana per i suoi effetti positivi sui vari fattori psicologici e sulla qualità della vita in generale. Con le Olimpiadi della Terza Età a questi benefici vogliamo aggiungere quelli di un incontro intergenerazionale, che promuova lo scambio, la condivisione, ma anche la comprensione e il rispetto della diversità».