Maria Montessori, Marie Curie, Rosalind Franklin e Ipazia d'Alessandria: questi i nomi delle donne che intitoleranno le vie del nuovo quartiere, ancora in fase di costruzione, situato tra via Petrarca e via Don Sapino. Si tratta di figure femminili che si sono distinte nella storia per il loro talento e il loro contributo alla crescita culturale, sociale ed economica del Paese.
L’idea nasce da una mozione presentata nel 2020 dalla consigliera comunale con delega alle pari opportunità della Città metropolitana, Rossana Schillaci (PD), da Maria Chiara Catania (lista civica Uniti per Cambiare) e da Barbara Virga, ex consigliera dell’opposizione con Venaria&Futuro, ora in Fratelli d’Italia. La mozione prevedeva il coinvolgimento delle scuole con l'obiettivo di sensibilizzare i giovani sul tema della parità di genere.
Non solo vie, ma anche giardini intitolati a donne simbolo
Oltre alle nuove vie, grazie all’impegno della commissione toponomastica, sono stati individuati tre giardini da intitolare a figure femminili di rilievo: Emanuela Setti Carraro, moglie del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, uccisa dalla mafia insieme al marito il 3 settembre 1982 (avrà un giardino a lei dedicato nel nuovo quartiere); Teresa Seita, partigiana venariese, sarà ricordata con il giardinetto di piazza Don Alberione; Mafalda di Savoia, principessa vittima della Shoah nel campo di sterminio di Buchenwald, darà il nome a un’area verde nel quartiere Rigola.
Un passo avanti per la parità di genere
Questa iniziativa rappresenta un significativo progresso per la città, considerando che la maggior parte delle strade è attualmente intitolata a uomini. L’intitolazione di vie e spazi pubblici diventa così uno strumento per dare visibilità al ruolo delle donne nella storia, spesso rimasto in secondo piano. Venaria Reale si conferma un comune virtuoso tra quelli del nord-ovest della Città metropolitana. Questo risultato è emerso dal convegno tenutosi mercoledì 5 marzo nella Sala dei Comuni della Città metropolitana. L’intero progetto è stato presentato dal sindaco di Venaria Reale e consigliere della Città Metropolitana, Fabio Giulivi, e dalla consigliera delegata alle politiche sociali e di parità, Rossana Schillaci. Durante l’evento, Schillaci ha sottolineato quanto resti ancora da fare in molti comuni della zona ovest, dove la toponomastica femminile è quasi inesistente e le strade sono spesso dedicate esclusivamente a figure religiose.
I numeri della disparità
«Dal censimento toponomastico nazionale condotto dall’Associazione Toponomastica Femminile – spiega Schillaci – risulta che la media di strade intitolate a donne è tra il 3% e il 5%, contro il 40% dedicato agli uomini. Questo divario ci ha spinti a intervenire, valorizzando il ruolo delle donne negli spazi pubblici e mettendo in luce il loro contributo allo sviluppo della società e della cultura, oltre che alla lotta per l’autodeterminazione femminile».
All’evento era presente anche la consigliera comunale Barbara Virga, in rappresentanza della commissione toponomastica, che ha ribadito l'importanza del lavoro svolto per promuovere questa iniziativa.