Fa caldo e mangiare frutta fresca fa sicuramente piacere oltre che bene, ma chi è diabetico deve fare molta attenzione anche alla frutta che giornalmente mangia.
Dieta e glicemia: 5 frutti sconsigliati
I frutti adatti per la dieta di chi soffre di glicemia alta sono quelli con pochi zuccheri ad assorbimento rapido. Quando si parla di frutta e diabete ci si imbatte in opinioni contrastanti su quali frutti mangiare. Ancora troppo spesso infatti si sente dire che il consumo di frutta, eccezion fatta per la mela, sia da sconsigliare a chi soffre di diabete. Quando il diabetico mangia una porzione di frutta deve stare attento a che non contenga più di 15 grammi di glucosio. Cachi, fichi, banane, uva, frutta secca e canditi sono quelli sconsigliati in presenza di diabete. I cachi vengono sconsigliati per il loro contenuto, piuttosto alto, di fruttosio che viene metabolizzato dal fegato a trigliceridi.
Carico glicemico
Il segreto per conciliare il consumo di frutta e il diabete è selezionare quei prodotti che contengono meno zuccheri e che hanno un basso indice glicemico. In realtà, quando si parla di frutta e diabete, non esistono divieti assoluti. E' vero, infatti, che alcuni frutti contengono una maggiore percentuale di zuccheri, ma ciò non giustifica un loro completo allontanamento dalla tavola di chi soffre di diabete. Non va dimenticato, infatti, che la quantità totale di carboidrati ricavati da un determinato cibo (carico glicemico) è spesso più importante della loro qualità (indice glicemico).
In altre parole, quindi, anche la frutta zuccherina può essere consumata con le dovute accortezze, prima fra tutte la moderazione delle quantità. Frutti come cachi, fichi, banane, uva, frutta secca, canditi e frutta sciroppata sono quelli che generalmente vengono sconsigliati alle persone che soffrono di diabete.
I 5 frutti da evitare:
- caco viene sconsigliato ai soggetti diabetici per il suo contenuto, piuttosto alto, proprio di fruttosio
- fico è apprezzato per la sua dolcezza. Per questo va evitato da chi ha problemi con la glicemia. Quando il fico maturo contiene un buon quantitativo di zuccheri semplici che gli conferisce il sapore. Questa elevata quantità di sostanze zuccherate lo rende non adatto ai diabetici. In questi casi ci vuole molta attenzione e moderazione.
- banana è un frutto altamente energetico: contiene quasi 13 grammi di carboidrati semplici. Per questo tra i frutti è quello meno adatto al consumo frequente in presenza di diabete o ridotta tolleranza ai carboidrati. Gli zuccheri presenti nella banana sono per l’83% monosaccaridi (piccole catene di glucosio) . Ecco perché il suo indice glicemico è abbastanza elevato, circa 50. Potresti usare la banana verde perché quando è matura gli zuccheri al massimo.
- uva contiene circa 67 calorie per etto di prodotto con circa 17 di carboidrati. Si può mangiare in dosi moderate, lontano dai pasti principali e dopo parere positivo del medico. Come frutto, l’uva è una fonte importante di zuccheri naturali.
- dattero è un frutto da cui deve stare lontano chi ha problemi con la glicemia. Se si esagera, soprattutto quando secchi, si va incontro a iperglicemia con sensazione di malessere. Il mio consiglio è di consumarlo in quantità molto piccole (4 al massimo), preferibilmente non tutti i giorni e non a stomaco vuoto. Si può mangiare dopo un pasto proteico oppure a basso contenuto di carboidrati.
Ancora più attenzione ai succhi di frutta industriali: contengono sempre alte quantità di zuccheri aggiunti
Via libera invece, con moderazione, a mele, pere, nespole, fragole, albicocche, arance, pesche e frutti di bosco.
Ricorda sempre: qualità prima che quantità.