Diabete mellito di tipo 1, di tipo 2 ….e di tipo 3.
Ebbene sì, se ne parla ancora poco, ma sempre più spesso viene descritta una terza forma di diabete, ovvero quella associata alla demenza. La carenza di insulina e la minore sensibilità a questo ormone producono nel cervello una serie di deficit sovrapponibili a quelli del morbo di Alzheimer e alla demenza.
Decisamente più note e più frequenti sono le prime due forme di diabete, il tipo 1, causato da distruzione autoimmune delle betacellule del pancreas che producono insulina, ed il tipo 2, causato da una variabile combinazione di un deficit di produzione di insulina e da una sua ridotta risposta.
Esistono inoltre altre forme, meno conosciute. Il diabete gestazionale, determinata da alcune variazioni ormonali specifiche della gravidanza: il “LADA”, acronimo di Latent Autoimmune Diabetes of Adult) – identico nell’origine al diabete tipo 1 ma con comparsa più tardiva e decorso meno eclatante; il “diabete monogenico” (es. MODY, acronimo di Maturity-Onset Diabetes of the Young) legato a mutazioni di geni chiave nella regolazione del metabolismo glucidico che vengono trasmesse da una generazione all’altra così che la malattia, presente già in età giovanile, viene riscontrata in nonni, genitori e figli; il “diabete secondario” che insorge a causa di altre malattie fra le quali obesità (definita diabesità), pancreatite cronica, cirrosi epatica, acromegalia, Sindrome di Cushing; causato da interventi chirurgici sul pancreas o dall’utilizzo protratto di farmaci; il diabete inserito in sindromi complesse per esempio la Sindrome di Down e il leprecaunismo.
