La meditazione aiuta a dimagrire, scoraggia comportamenti controproducenti a tavola e può essere un supporto efficace per conservare nel tempo il giusto peso.
La meditazione, una disciplina efficace per
- meglio gestire lo stres
- ridurre il rischio di somatizzazioni dell'ansia, come l’ipertensione e altri disturbi a carico dell'apparato cardiovascolare
- liberare la mente da pensieri negativi, che sono sia causa che effetto di alcune forme di depressione.
I riflessi sulla salute della meditazione, praticata regolarmente per pochi minuti al giorno, sono sempre più documentati. Uno degli studi più recenti riguarda il rapporto tra una tipologia specifica di meditazione (la mindfulness) ed il coaching.
Abitudini corrette, insieme a un atteggiamento non punitivo ma ragionato verso il cibo, portano ad buona gestione del peso: le ricerche sul legame tra mindfulness e perdita di peso
Una ricerca pubblicata su Obesity Reviews ha analizzato i risultati di 19 studi condotti in un decennio e dimostrato che un approccio mindfulness all'alimentazione aiuta a perdere i chili in eccesso, disincentivando comportamenti che portano all'ingrassamento. La mindfulness, una forma di meditazione basata sull'accoglienza senza giudizi di quanto accade, rientra tra i metodi naturali utili per dimagrire. Una scoperta di questa ricerca riguarda gli effetti a lungo termine della mindfulness, che è preziosa soprattutto per mantenere il peso-forma, in confronto ai fallimenti a cui vanno sempre incontro interventi drastici, come le diete ipocaloriche, improntate alla rinuncia e al sacrificio.
Come la mindfulness aiuta a dimagrire
- La mindfulness facilita il dimagrimento e aiuta a contrastare il sovrappeso attraverso l’educazione alimentare scegliendo con consapevolezza gli alimenti da mettere in tavola, ma anche invitando a dare ai pasti il giusto tempo: mangiare in fretta interferisce con la regolazione del corpo e soprattutto il senso di sazietà, con il risultato che mangiamo più cibo di quello che servirebbe.
- Un'altra via con cui la meditazione agevola il controllo del peso è la sua capacità ridare ritualità al gesto di cibarsi, di dare importanza alla convivialità, che nell'epoca del fast-food e della velocità si sono ridotte sino a svanire. Dedicare cure alla preparazione di una ricetta, decidere di apparecchiare con un tocco di fantasia, gustare il profumo delle pietanze, apprezzare i colori degli ingredienti nel piatto e le diverse consistenze degli alimenti, masticando con calma ogni boccone, sono tutti accorgimenti che amplificano gli aspetti gratificanti del cibo. La lentezza nel mangiare, diventa un mezzo per alleviare il bisogno di riempire lo stomaco, che spesso nasconde altri vuoti e una fame emotiva indipendente da quella fisica.
Per comprendere la meditazione può essere necessario affidarsi alla guida di un professionista o intraprendere un percorso di coaching che trasmetta i principi-guida di un più sano rapporto con il cibo, anche tramite il recupero della stima e l'amore di sé. Una volta compresi gli strumenti di base, la pratica della mindfulness potrà essere svolta in autonomia e diventare una delle risorse, all'interno di un programma di più ampio respiro, per smaltire chili indesiderati. Il sostegno della meditazione porta ad abitudini appaganti a tavola e offre un metodo in più per spezzare il circolo vizioso fatto di diete, dimagrimenti temporanei e lente riprese dei kg persi che spesso rende perenne la lotta con la bilancia.