Gio, 21 Nov, 2024

Papà in sala parto sì o no? Meglio fare come ci si sente che è logico, ma non sempre scontato

Papà in sala parto sì o no? Meglio fare come ci si sente che è logico, ma non sempre scontato

Da qualche decennio la tendenza vuole i partner in prima fila, ma non tutti sono d'accordo

Che si veda come un dono di Dio, come un evento naturale o come un progetto di coppia l'arrivo di un figlio è sicuramente un' esperienza unica, che cambia completamente la vita di entrambi i partner.

Siamo passati da una gravidanza scongiurata a tutti i costi a una gravidanza inseguita, a volte anche in modo ossessivo, a causa della precarietà economica 
e affettiva che stiamo vivendo. Il desiderio di maternità e paternità, visto come una naturale inclinazione nel dare amore, è insito in ogni essere umano; desiderio però che non è facile realizzare in una società in cui l'impegno e la voglia di progetto hanno lasciato il posto alla paura di investire e di aprirsi, anche con le proprie ferite, ad un nuovo amore.

Negli ultimi decenni è sempre più in voga far assistere il papà al parto, al fine di coinvolgerlo nella vita del proprio piccolo fin dal primo momento. È una scelta, per alcuni assodata, per altri molto dibattuta.

Vediamo perchè.

Tralasciando gli uomini che hanno paura del sangue e vivono male gli ambienti medicalizzati, molti papà che hanno assistito al parto, riportano sia stato per loro molto frustrante vedere tanto dolore e non poter far nulla. La nascita di un figlio è diventato un aspetto traumatico, contrassegnato da sentimenti di impotenza e inutilità, soprattutto se viene effettuata l'episiotomia (il taglio per agevolare la testa del piccolo) che spesso può comportare il calo del desiderio sessuale.

A ritenere che la sala parto non sia un posto per uomini, è l'ostetrico francese Michel Odent, secondo il quale la presenza dell'uomo rallenta il parto a causa di motivazioni fisiologiche. La sua presenza sarebbe una distrazione per la donna e gli ormoni dello stress agirebbero negativamente su una donna in travaglio. D'altro canto, alcuni uomini sono ben felici di aver partecipato ad un momento così intimo con la propria compagna e ritengono sia stato illuminante circa il ruolo e il sacrificio fatto da una donna per mettere al mondo un figlio. Una sorta di compromesso potrebbe essere invece seguire il corso pre parto insieme e, negli ospedali predisposti, avere una stanza solo per la coppia in cui si possa condividere tutto il momento del travaglio.

Non c'è una scelta giusta o sbagliata, ma una consona al proprio sentire. Ci sono donne che ritengono che sia un loro momento e che quel confine sia per loro indispensabile; altre si sentono sollevate nell'avere i propri compagni accanto.

Il mio consiglio è rispettare sempre la scelta del proprio partner e di non ritenere la presenza del papà come prova d'amore: un uomo può non sentirsi in grado e una donna può voler vivere questa esperienza totalizzante per lei da sola. Ricordiamo sempre che il rispetto è la prima forma di amore.

Per chi vuole raccontarmi la propria storia, propormi degli argomenti da trattare io sono sempre disponibile al mio contatto whastapp 3277651096.

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