Il Salone Internazionale del Libro si conferma ancora una volta crocevia di dialoghi globali e luogo privilegiato d’incontro tra culture. Questo pomeriggio, sotto l’egida dell’Assessorato al Commercio della provincia di Zhejiang (Repubblica Popolare Cinese), si è svolta una cerimonia che ha visto la firma di un importante protocollo di collaborazione tra la Zhejiang University Press di Hangzhou e il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”.
Un'intesa che segna un passo significativo nell’ambito della cooperazione accademica ed editoriale tra Italia e Cina, con l’obiettivo di realizzare pubblicazioni congiunte dedicate a scavi archeologici, tecniche di restauro e casi studio sulla conservazione del patrimonio culturale.
A rappresentare le due realtà erano presenti Chen Jie, caporedattrice della casa editrice universitaria cinese, e le delegate del centro venariese per la ricerca e gli scambi internazionali, Stefania De Blasi e Silvia Sabato.
Una firma che guarda al futuro
La firma del protocollo non è solo simbolica: punta ad ampliare e rafforzare i già esistenti rapporti di collaborazione, aprendo le porte a nuovi progetti internazionali e partecipazioni a bandi per la valorizzazione e la tutela del patrimonio culturale.
A sancire l’ufficialità e la solennità dell’accordo sono intervenuti anche Geng Xiewei, consigliere economico del Consolato Generale della Cina a Milano, e Jacopo Suppo, vicesindaco della Città Metropolitana di Torino, insieme a Chen Ming, presidente dell’Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese (ANGI), che offrirà supporto operativo all’iniziativa.
«È stata una giornata molto positiva – ha commentato Chen Ming –. Il terreno comune di impegno culturale tra Italia e Cina offre straordinarie opportunità di reciproco sviluppo, soprattutto per il Piemonte, considerando che a Torino vivono oltre 12 mila cittadini cinesi, l’80% dei quali originari proprio della provincia di Zhejiang».
Tradizione e innovazione: la cultura cinese si presenta al Salone
Durante la stessa occasione, imprese culturali d’eccellenza della provincia di Zhejiang hanno presentato opere e tecniche antiche, tra cui:
- la legatura a squame di drago per i libri,
- pubblicazioni dedicate alla figura di Liu Bowen, poeta, filosofo e stratega del XIV secolo soprannominato il “Nostradamus cinese”,
- le tradizionali tecniche costruttive a tenone e mortasa,
- e preziosi manufatti in bronzo.
Particolare attenzione è stata dedicata anche al Polo nazionale cinese per l’esportazione dei servizi sulla proprietà intellettuale, tema centrale per le relazioni giuridiche e culturali internazionali.
I prossimi appuntamenti
Il dialogo tra Italia e Cina proseguirà al Salone anche domenica 18 maggio alle ore 16, presso lo stand K134 – L133 (Padiglione 2) della provincia di Zhejiang. Tra i protagonisti:
- Riccardo Lala, autore di “Da Qin, l’Europa sovrana in un mondo multipolare”,
- Isabella Doniselli Eramo, autrice di “Mulan” e traduttrice de “Il sogno di Scimmiotto” e delle “Poesie di Mao Zedong”,
- Giuseppina Merchionne, saggista esperta di relazioni Italia-Cina,
- Silvia Polidori, poetessa e autrice di opere per ragazzi.
A moderare l’incontro sarà Fabio Nalin, vicepresidente di ANGI.