Mer, 1 Mag, 2024

“Ritratti Sabaudi: le albumine” è il tema della mostra alla Palazzina di Caccia di Stupinigi per raccontare i Savoia

“Ritratti Sabaudi: le albumine” è il tema della mostra alla Palazzina di Caccia di Stupinigi per raccontare i Savoia

Organizzata dall’Associazione Internazionale Regina Elena in collaborazione con il Coordinamento Sabaudo e la Fondazione Ordine Mauriziano

Lunedì 4 marzo nel Corridoio di Ponente della Palazzina di Caccia di Stupinigi, è stata inaugurata la mostra “Ritratti Sabaudi: le albumine”, organizzata dall’Associazione Internazionale Regina Elena, in collaborazione con il Coordinamento Sabaudo e la Fondazione Ordine Mauriziano. Il pubblico, fino a domenica 7 aprile, avrà la possibilità di ammirare oggetti, legati ad una delle dinastie più antiche e illustri d’Europa: i Savoia nella cornice della splendida reggia barocca commissionata da Vittorio Amedeo II, il primo re del Casato, al celebre architetto Filippo Juvarra, che nel 1997 insieme alle altre Residenze Reali del Piemonte è stata inserita dall’Unesco nella lista dei Patrimoni dell’Umanità.

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La mostra prende spunto da una ricerca condotta da Maura Aimar, presidente del Coordinamento Sabaudo dal  2019 al  2023, anno della sua morte,  Milo Ferrua, che gli è succeduto nella carica, dallo scrittore e storico Dino Ramella e da Pierangelo Calvo, su un insieme di albumine storiche della seconda metà del XIX secolo raffiguranti la famiglia reale subito dopo la proclamazione del Regno d’Italia. Tutti gli oggetti esposti provengono da collezionisti privati, tra i quali il Pierangelo Calvo e Luigi Corino, fondatore del Museo Fotografico di Isola d’Asti, che ha esposto numerosi strumenti ottici ottocenteschi ed altre preziose opere.

L’Associazione Internazionale Regina Elena ha messo a disposizione una grande piastra d'epoca riportante l'immagine in rilievo del “Padre della Patria”, mentre molte cartoline che ritraggono la famiglia reale nei secoli XIX e XX provengono dal Museo della Cartolina di Busca. Tra gli oggetti esposti, la bandiera del Regno d'Italia che ha ricoperto il feretro di Maura Aimar. Il vessillo è stato firmato da SAR il Principe Sergio di Jugoslavia, presidente dell’Associazione Internazionale Regina Elena e da SAIR l’Arciduca Martino d’Austria-Este. 

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Un grande plauso va a Pierangelo Calvo che mette a disposizione gli oggetti unici che fanno parte della sua ricchissima collezione di cimeli sabaudi. Corredano la mostra i sei magnifici abiti risorgimentali realizzati da Silvia Porino, che ogni anno con i suoi capolavori affascina i visitatori, le porcellane dipinte a mano, realizzate dallo Studio Araldico Genealogico Novaresio di Carmagnola, che raffigurano importanti dimore del Piemonte, tra le quali la Palazzina di Caccia di Stupinigi e il Castello di Monteu Roero e tre quadri raffiguranti la Regina Elena realizzati dal presidente Milo Ferrua con tre tecniche differenti: la cianotipia, quella della stampa su tela e la stampa 3D con litofania retroilluminata.

Appositi cartelloni permettono ai visitatori di apprendere importanti nozioni sui membri della famiglia reale, inclusi quelli dei rami cadetti. Il pubblico scoprirà così personaggi meno conosciuti, tra i quali il principe Luigi Amedeo di Savoia-Aosta, Duca degli Abruzzi, che fu un celebre esploratore e la principessa Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna, consorte di Amedeo di Savoia-Aosta, regina consorte di Spagna dal 1870 al 1873 e durante
il breve regno del marito fu promotrice dell’abolizione della schiavitù nelle colonie spagnole di Cuba e Portorico.

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Un vero e proprio viaggio nel tempo, alla scoperta dei protagonisti della Dinastia che ha unito il nostro Paese. La visita  è compresa nel prezzo del biglietto d’ingresso alla Palazzina.

«La mostra è un progetto nato nel 2019, con l’intento di raccontare attraverso le immagini fotografiche della seconda metà del 1800, le figure dei Principi di Casa Savoia descritte da Maura Aimar - spiega Calvo -. Un percorso storico attraverso la riproduzione ed ingrandimento di 30 albumine, con alcune immagini inedite della moglie morganatica di Re Vittorio Emanuele II. Maura Aimar aveva studiato e commentato tutti i profili più importanti della famiglia Reale di Casa Savoia a partire da Vittorio Emanuele II fino ad arrivare ad Umberto II, quindi abbiamo pensato di riprodurre le fotografie ottocentesche mancanti per poterle abbinare ad ognuno dei quadri didascalici, in modo da creare un percorso storico in cui sono raffigurati, alcuni anche in forma inedita, tutti i personaggi di Casa Savoia, ritratti nel periodo post-risorgimentale. Un omaggio quindi, prima di ogni altra cosa, alla figura di Maura Aimar, nel ricordo di una persona che ha dedicato gran parte della sua vita allo studio ed alla divulgazione, con passione e forza, della storia del Piemonte e di Casa Savoia».

La cerimonia di inaugurazione ha visto la presenza tra gli altri di illustri personalità, tra le quali l’Arciduca Martino d’Austria-Este, discendente dai Savoia tramite sua mamma la Principessa Margherita di Savoia-Aosta, primogenita di Amedeo, III Duca d’Aosta ed Eroe dell’Amba Alagi; Marta Fusi, direttrice della Palazzina di Caccia di Stupinigi; Daniela Amparore, vice direttrice e responsabile eventi della reggia e María Jesús García Miguel, console onorario del Regno di Spagna.

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