1250 studenti, 56 classi e 4 indirizzi di studio, liceo scientifico, potenziato in Matematica, Scienze Applicate e Cambridge.  Sono i numeri dell'IIS "Majorana", - Majo per gli studenti - che ha sede nel cuore di Mirafiori Nord. L'edificio scolastico è attualmente oggetto di importanti lavori di adeguamento sismico della manica centrale finanziati con 1 milione di euro dal PNRR.

Si tratta di un cantiere decisamente impegnativo che riguarda tutti i piani, dalle fondamenta alla copertura. Verranno realizzati dei setti in cemento armato, posizionati sia agli spigoli dell’edificio sia nella porzione centrale, e saranno poi collegati fra loro; la facciata sarà poi sistemata e resa omogenea. Attualmente sono in corso i lavori di scavo delle fondamenta, dove saranno posizionati i sei plinti in cemento armato di fondazione, che reggeranno i setti. Mentre nel tempo la sede in via Frattini divisa in due edifici paralleli, negli anni duemila sono stati unificati da Città metropolitana che ha creato un corpo centrale per gli uffici amministrativi e ha rifatto completamente le coperture, bonificandole dall’amianto, e sostituiti tutti gli infissi con nuovi serramenti a taglio termico.

Cantieri di questo tipo creano ovviamente disagi, ma l'Istituto, come spiega il vicepreside, Luca Paolella li ha trasformati in opportunità «quando i lavori ci sono stati presentati, ci siamo un po’ spaventati perché è un cantiere di grande impatto. Ma le modalità di organizzazione dei lavori ci hanno permesso di far ruotare le classi, ispirandoci al modello DADA, il metodo di stampo americano che prevede la possibilità di sviluppare tutte le metodologie didattiche in un ambiente di apprendimento che sia funzionale e mirato, che peraltro era già un progetto avviato dal Consiglio di Istituto e dal Collegio Docenti. Possiamo dire che, in effetti, le classi che si spostano sfruttano gli spazi in modo più efficiente: le cinque aule che perdiamo perché devono restare vuote durante i lavori sono recuperate grazie alla rotazione».

Ma dalla scuola arriva anche una richiesta «vorremmo un ascensore nell’ala nord, che ha 24 delle 36 aule che utilizziamo - conclude Paolella - E' uno spazio non accessibile in caso di disabilità o infortunio».