Ven, 22 Nov, 2024

Non c’è due senza tre. A Borgaro, il sindaco uscente Claudio Gambino ci riprova, grazie all'introduzione del terzo mandato

Non c’è due senza tre. A Borgaro, il sindaco uscente Claudio Gambino ci riprova, grazie all'introduzione del terzo mandato

Adesso è ufficiale: a comunicarlo è stato lui stesso durante una conferenza stampa

 A Borgaro Torinese, poco meno di 12mila abitanti, il sindaco uscente Claudio Gambino ci riprova per la terza volta alle elezioni amministrative di giugno, visto che la legge  glielo consente. Così ieri, 28 febbraio, per chetare le voci che da un paio di settimane si rincorrevano in città, ha rotto gli indugi ed è uscito alla scoperto annunciando ufficialmente la sua candidatura per il terzo mandato.

«Ci sono ancora delle opere da portare a temine e altre che ci siamo proposti di fare – spiega – che sono già state avviate, su cui punteremo il mio terzo mandato. Mi riferisco soprattutto alle opere finanziate dal PNRR. Abbiamo un cantiere aperto davanti al municipio (dove al posto del rudere di una vecchia cascina sorgerà una piazza con spazi verdi ndr) che sarà concluso per la prima metà dell’anno e altre già finanziate e addirittura affidate come, in particolare, le aule studio da realizzare a Cascina Nuova e il centro socio-sanitario nell’ex Vigel. Opere che erano nel nostro programma già 5 anni fa che abbiamo avuto la capacità di farci finanziare  con ben 5 milioni di euro dal PNRR e dallo Stato che partiranno prima della fine del mandato e che vorremmo veder realizzate».

E poi come qualcuno sta continuando a ripetere «non si capisce per quale ragione un sindaco non dovrebbe potersi candidare quante volte vuole se sostenuto dai voti dei suoi concittadini».

E lo stesso Gambino non esita a definire il terzo mandato «una scelta di democrazia» anche perché «ormai è difficile trovare degli amministratori che vogliano cimentarsi nel ruolo del sindaco. Non è un mestiere semplice anche perché è difficile portare a termine, come una volta, progetti e attività nell’arco di un decennio. Non è un demerito di chi amministra, ma è che le questioni e i problemi da affrontare sono diventati molto più complessi. Credo, quindi, che l’introduzione del terzo mandato sia giusto anche perché ad esprimersi saranno i cittadini».

La lista a suo sostegno al momento non c'è ancora. Sicuramente annovererà tra le sue fila alcuni degli assessori e consiglieri uscenti con nuovi e «interessanti» come li definisce Gambino «ingressi dalla cosiddetta società civile. Persone che vorranno impegnarsi per il bene della città».

La lista a sostegno di Gambino sarà civica e non è detto che sia appoggiata, come 5 anni fa, dal PD cittadino con cui è certo in corso un dialogo, dopo i difficili e conflittuali rapporti degli ultimi anni. Ma su questo Gambino non si sbilancia e afferma solo che se un accordo si dovesse trovare sarà a determinate condizioni.  Immaginiamo le sue.

«Al momento posso solo dire che ci sarà una lista civica al mio fianco a sostenermi – conclude – e che stiamo raccogliendo adesioni dalla società civile. Vorremmo, come abbiamo sempre fatto, coniugare continuità e rinnovamento e l’obiettivo è anche quello di inserire persone giovani cercando di vincere quella certa diffidenza verso la politica. Ma come dico sempre, noi non siamo qui per fare politica, ma per amministrare una città e risolvere i problemi della gente. E questa è l'unica cosa che conta davvero».

 

 

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