Grazie ad un'interrogazione del consigliere del Partito Democratico, Alberto Avetta
La questione delle disastrose condizioni della stazione ferrovia di Caselle sono piombate sui banchi del Consiglio regionale con l'interrogazione presentata dal consigliere del Partito Democratico, Alberto Avetta.
«Il passaggio di gestione della linea ferroviaria Torino-Aeroporto Caselle-Ceres da Gtt a RFI è stato salutato dal presidente Cirio come un “passaggio epocale” - spiega - ma a distanza di due mesi alla stazione di Caselle di epocale c’è solo il degrado e l’inaccessibilità. Pertanto, o la Regione Piemonte costringe RFI ad un intervento immediato e risolutivo delle varie criticità, oppure non resta che concludere che le promesse di Cirio (e di Salvini) non hanno valore».
Avetta chiede alla Giunta un intervento tempestivo per chiarire tempistiche e modalità con cui intende attivarsi nei confronti di RFI per trovare una soluzione ad un problema non da poco.
«I locali della stazione di Caselle sono sporchi e fatiscenti e non consentono l’utilizzo del servizio ferroviario in particolare da parte dei cittadini anziani, disabili e di chiunque abbia anche solo una temporanea inabilità - prosegue - a causa del guasto alle scale mobili e del fermo dell’ascensore che consente l’accesso al binario 1 su cui transita la linea SFM A».
Come annunciato, infatti, dal sindaco Giuseppe Marsaglia, durante l'ultimo Consiglio comunale, che già si era fatto promotore di una richiesta presso RFI, le quattro scale mobili non potranno essere rimesse in funzione perchè non rispondenti agli standard di RFI e dovranno quindi essere sostituite, ma sui tempi non ci sono risposte. Quello che non si capisce, invece, è perchè non venga riparato l'ascensore che dà accesso al binario 1.
Avetta fa poi riferimento, nella sua interrogazione, anche al costo dei biglietti che «possono essere acquistati solo dall’unico apposito erogatore presente in stazione e all'aumento del costo di ticket e abbonamenti per pendolari e studenti, addirittura superiore al prezzo della tratta mediante autobus. E tutto questo accade su una linea strategica che collega Torino all’aeroporto, passando per la Reggia di Venaria e le valli di Lanzo, e che ha visto un investimento di ben 230 milioni di euro (33 stanziati dalla Regione)».
E come se non bastasse conclude il consigliere dem «dopo due anni di chiusura della linea per lavori, ecco che a giugno di quest’anno si annuncia una nuova temporanea chiusura per lavori indifferibili: quindi, di nuovo addio treno, si useranno bus sostitutivi e si prenderanno le auto private (e i turisti si aggiusteranno, quindi andranno altrove). Quindi, si pensa di riuscire a garantire agli utenti della Torino-Ceres e a chi utilizza la stazione di Caselle un servizio certo, dignitoso ed efficiente?».