Il sindaco Marsaglia ha invitato i giovani al rispetto sempre e comunque, non solo per tutti, ma anche e soprattutto per le regole
Giulia D'Antona; Stefano Paul Hurdis; Luca Galantucci; Isabella Gallio; Antony Joi Girgenti; Enrico Vallino; Luca de Lucia; Edoardo Parlacino; Sara Nicolosi; Gloria Cucinotto; Andrea Brezzo; Ginevra Surace; Olivia Balice; Riccardo Marchetto; Vittoria Manzi; Melinda Stella Riva Roveda; Tommaso Beda; Cecilia Colucci; Alessandro Renaldin; Azzurra Oriana Cadei; Beatrice Vallino e Riccardo Borsello.
Sono i 22 ragazzi del nuovo Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, CCRR, eletti dai loro compagni della scuola primaria e media, in carica per i prossimi due anni, guidati dal baby sindaco Alessandro Renaldin, che ieri, giovedì 21 marzo, giornata dell'impegno e della memoria delle vittime innocenti di mafia, sono stati protagonisti in sala consiliare alla cerimonia che come tradizione vuole, hanno snocciolato, insieme al sindaco Giuseppe Marsaglia, agli assessori, alla dirigente scolastica Pina Muscato e a rappresentanti delle associazioni locali il lungo elenco delle 1081 vittime censite, uccise dalla criminalità organizzata. Un lungo rosario di nomi in un significativo silenzio commemorativo e di riflessione. Al termine della quale sono stati premiati i vincitori del concorso "100 passi verso la legalità".
Un'iniziativa preceduta sotto i Portici di Palazzo Mosca da una serie di letture e dall'esibizione di Simone, Andrea e Denis in arte Lone Wolf che hanno sottolineato con la loro canzone rap l'importanza dell'avere un sogno da realizzare e dello sport.
Al termine del pomeriggio ragazzi, genitori, amministratori, associazioni si sono spostate al Prato della Fiera a rendere onore al monumento per la lotta alla mafia, realizzato dall'allora Amministrazione nel 1993, l'anno successivo alle stragi di Capaci e via D'Amelio.
Marsaglia rivolto ai ragazzi li ha esortati sempre e comunque al rispetto verso i compagni, gli insegnanti, i genitori e più in generale verso le regole della convivenza civile, rifiutato ogni comportanmento che non sia trasparente e incline alla violenza.