Faziosi. E' l'accusa del consigliere comunale Manolo Mugeri, capogruppo della Lega a Settimo Torinese che non ha esitato a puntare il dito contro il collegio docenti dell'Istituto di Istruzione Superiore nato dall'Unione tra il Liceo 8 Marzo e l'istituto Galileo Ferraris per aver votato una mozione contro la legge sull’autonomia differenziata, recentemente approvata in Parlamento.
In un post pubblicato sulla pagina Facebook Lega Settimo Torinese, Maugeri accusa senza se e senza ma i docenti che «dovrebbero essere neutrali e invece, dimostrano l'esatto contrario e fanno politica apertamente» e non ha esitato, durante il Consiglio comunale a «giudicarli colpevoli di faziosità politica, traditori della loro missione educativa, mistificatori del loro ruolo di insegnanti».
All'attacco del corpo docenti di Settimo replica duramente la FLC CGIL Torino «un episodio che fa seguito al provvedimento di sospensione a Christian Raimo, docente punito per avere criticato in modo aspro il ministro Valditara. Atto che ha manifestato con chiarezza quanto la destra punti non alla punizione di un individuo, ma all'intimidazione di una categoria. A Settimo, la storia si ripete con un attacco inaccettabile al corpo docente, sferrato da un rappresentante delle Istituzioni che interpreta erroneamente i principi costituzionali, il senso della legge, la responsabilità di chi svolge una pubblica funzione».
I cittadini, qualsiasi mestiere svolgano hanno il diritto di prendere posizione e contribuire con le loro scelte e opinioni a creare un Paese democratico.
«Di questa libertà di scelta, fa parte a pieno titolo il diritto di critica - prosegue la FLC CGIL - Tanto più quando, come in questo caso, è animata dalla coscienza dei disastri creati dalla regionalizzazione nel campo della sanità e dell’istruzione professionale. Non lo spirito di fazione ha guidato il collegio di Settimo, ma al contrario il senso di condivisione e vicinanza con la comunità. E prima di tutto la comunità educante della scuola, cui chi insegna ha il preciso dovere di trasmettere l’idea che le decisioni importanti, in politica e nella società, possono e devono essere discusse da tutte e da tutti, non accettate supinamente».
E il sindacato che non esita ad esprimere stima e appoggio ai docenti settimesi conclude «la mozione approvata è un fulgido esempio di libertà e responsabilità. Esercitato, peraltro, non in una classe ma in organo collegiale in cui ci si confronta e si vota fra pari. La scuola, per sua natura luogo di pluralità, alterità e differenza, non può accettare il richiamo all’ordine. Nemmeno quando si traveste con la maschera della difesa dei giovani – chissà perché, incapaci di un pensiero proprio – o di una lettura forzata e malintesa dei doveri di chi insegna».
FLC CGIL TORINO