Certe volte tentare di mettere una toppa ad un buco è addirittura peggio. Lo è sicuramente per l'assessora all'Urbanistica Antonella Passaretti sulla vicenda studentato che dopo aver dichiarato al Consiglio comunale di luglio che la candidatura di Caselle ad ospitare una residenza per studenti universitari fuori sede era stata respinta dal Ministero, ora corre ai ripari con una versione completamente diversa.
Antonella Passaretti
Anche perchè non è non vero, l'edificio di via Cravero è nell'elenco stilato dal MIUR che dovrà essere ovviamente confermato previo iter burocratico.
In un comunicato, dopo lo svarione di Passaretti la giunta cerca di metterci una pezza con un comunicato dove viene ammesso l'inserimento dell'immobile (quello di via Cravero appunto, attuale sede del municipio) nell'elenco del MIUR, ma si specifica che «avendo l'Amministrazione inserito l'immobile nel piano delle alienazioni del patrimonio comunale, non intende procedere direttamente alla realizzazione della residenza universitaria».
Una risposta assolutamente legittima, magari non condivisibile da chi aveva avanzato la proposta dello studentato, ma legittima. Non fa una piega. Chi vince governa e fa le scelte. Era sufficiente questa risposta invece che raccontare una bugia e lo sappiamo tutti che in politica le bugie non vanno mai lontane.
E la nota aggiunge ancora che «la risposta in Consiglio comunale è stata data in virtù del fatto che nessuna nota di riscontro era stata inviata al Comune da parte del Ministero» come se uno comprasse il biglietto della lotteria e non controllasse se ha vinto...«e che si sarebbe proceduto alla verifica degli atti con gli uffici competenti» cosa che in ben dieci mesi di tempo non era mai stato fatto.
E se il MIUR avesse acquisito l'immobile d'emblé? Il Comune cosa avrebbe fatto? Avrebbe dovuto adattarsi perchè nessuno si era preso la briga di controllare.
Luca Baracco
E questo sarà sicuramente tema di discussione alla prossima seduta del parlamentino casellese ma sulla vicenda intervengono già il consiglieri di "Caselle per tutti", Paolo Gremo e Luca Baracco «abbiamo appreso con sorpresa la notizia che il Palazzo Comunale di via Cravero è stato inserito dal Ministero nell’elenco degli edifici idonei a diventare residenza universitaria: la nostra sorpresa nasce dal fatto che, nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 22 luglio, a margine della discussione del punto relativo alla ricognizione dello stato di attuazione dei programmi dell’anno 2024, a seguito di specifica domanda di chiarimenti presentata dalle opposizioni, l’Amministrazione comunicava che la candidatura di tale immobile non era stata accettata».
Paolo Gremo
Gremo e Baracco non entrano nel merito della scelta di candidare o meno l’immobile né in quella di quali priorità intende dare la giunta sulle opere pubbliche «ci sarà modo, ci auguriamo, di farlo in altre sedi. Ciò che ci lascia più esterrefatti è il fatto che sia stata data al Consiglio Comunale una risposta non corrispondente al vero. Un problema di preparazione? Volontà di omettere parte delle informazioni? In entrambi i casi siamo fortemente preoccupati dal mancato rispetto rivolto al Consiglio Comunale (e, conseguentemente, ai cittadini) da parte della maggioranza. Riteniamo che urgano chiarimenti sia nel merito della specifica vicenda sia del rapporto tra la giunta ed il Consiglio comunale».
Basta riascoltare il Consiglio comunale del 22 luglio 2024 per sapere come sono andate le cose https://www.youtube.com/watch?v=k4pI1gwTfWg
