Lun, 16 Set, 2024

L'edificio di via Cravero nell'elenco del Miur per lo studentato, ma la giunta non lo sapeva o ha finto di non saperlo?

L'edificio di via Cravero nell'elenco del Miur per lo studentato, ma la giunta non lo sapeva o ha finto di non saperlo?

Svarione clamoroso o malafede malcelata? A chiederlo con un'interrogazione che sarà presentata al prossimo Consiglio comunale è il consigliere di Progetto Caselle 2027, Endrio Milano. Oggetto del contendere la manifestazione di interesse lanciata ormai oltre un anno fa dal MIUR che chiedeva ai Comuni, vista la carenza di posti letto per gli studenti universitari fuori sede, di mettere a disposizione edifici inutilizzati.

Il gruppo di Milano non esitò a proporre il vecchio Baulino, la ex RSA Baulino, inutilizzata da oltre un decennio e in stato di degrado. C'erano tante camere e spazi per aule studio. Inoltre il vecchio Baulino è centrale, a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria che dopo la riapertura della linea porta direttamente in centro a Torino e in qualche minuto all'aeroporto. Insomma avrebbe avuto tutte le caratteristiche per diventare uno studentato portando giovani in città con un impatto positivo sull'economia locale.

L'Amministrazione, guidata dal sindaco Giuseppe Marsaglia rispose "picche": quel edificio doveva trasformarsi nel nuovo municipio. Questo era l'indirizzo della giunta. Questo era quanto era stato proposto agli elettori nel programma di governo. E fin qui ci sta. Chi vince decide e si prende anche gli oneri e gli onori delle sue scelte. Giuste o sbagliate che siano.

Milano non si arrese a questa decisione che sarebbe costata alla collettività milioni di euro e continuò la sua battalia, lanciando perfino un sondaggio, finchè la giunta, più per dargli un contentino che per convinzione, candidò la sede staccata del municipio di via Cravero che proprio per l'accorpamento degli uffici al vecchio Baulino, una volta completata la ristrutturazione, sarebbe rimasto inutilizzato.

Poi per dieci mesi su tutta la vicenda è calato il silenzio e quando al Cosiglio comunale del luglio scorso è stato chiesto lo stato dell'arte di quell'iniziativa, l'assessora all'urbanistica Antonella Passaretti, ha candidamente risposto che la proposta di Caselle era stata respinta dal MIUR.

Bugia! E si sa che le bugie hanno sempre le gambe corte e non vanno mai troppo lontano.

E, infatti, dopo poche settimane un giornale locale (il Risveglio con cui ci complimentiamo per lo scoop) ha smascherato la giunta: non solo il Miur ha accolto la proposta, ma ha anche inserito Caselle nell'elenco dei possibili siti.

Ora la domanda che Milano porrà al Consiglio comunale è di quelle pesanti e che lasciano poco spazio all'interpretazione «quali sono gli interessi di carattere generale che hanno motivato la mancata comunicazione, per oltre 10 mesi dell’esito della candidatura di via Cravero. Inoltre oltre ad essere disdicevole politicamente dare false informazioni al Consiglio comunale, sono anche ravvisabili illeciti».

Come risponderà l'Amministrazione Marsaglia ad accuse così pesanti? Per non parlare, come sottolinea ancora il capogruppo di Progetto Caselle 2027 «del fatto che se era candidabile l'edificio di via Cravero ancor più lo sarebbe stato il vecchio Baulino, facendo risparmiare ai casellesi milionate di euro che avrebbero potuto essere utilizzate per realizzare, finalmente un palazzetto dello sport e altre infrastrutture necessarie». 

 

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