Gio, 12 Set, 2024

La lenta agonia del commercio di vicinato di Mappano. Presto chiudono altri tre negozi. E l'Amministrazione? Non pervenuta

La lenta agonia del commercio di vicinato di Mappano. Presto chiudono altri tre negozi. E l'Amministrazione? Non pervenuta

Si parla tanto di sostegno al commercio di vicinato (soprattutto in periodo elettorale), ma poi poco o nulla si fa per garantirne almeno la sopravvivenza e intanto i piccoli negozi continuano a chiudere. Altri 3 nei prossimi mesi abbasseranno le serrande a Mappano e chissà se qualche ardimentoso avrà il coraggio di riaprirli.

Una situazione denunciata con forza dal gruppo consiliare di opposizione "Insieme per Mappano" che evidenzia come questa situazione non farà che creare disagio ai cittadini, costretti a recarsi altrove per fare acquisti ecco perchè è indispensabile «individuare risorse e opportunità che possano agire da contrasto alla lenta agonia del commercio di vicinato che porta alla conseguenza di una scarsa concorrenza e al monopolio della grande distribuzione».

Emblematico in questo senso quanto accaduto per la vicenda "cedole librarie", ossia la fornitura gratuita dei libri di testo agli alunni della scuola primaria che pone in una condizione di sovraesposizione finanziaria le piccole cartolibrerie che non potendosi permettere il "lusso" di sborsare in anticipo cifre importanti, alla fine sono state costrette a rinunciare al servizio, a Mappano come a Borgaro o Leini, e questo non ha fatto che favorire, ancora una volta, la grande distribuzione organizzata, la cosidetta GDO.

«A metà giugno veniva pubblicato l’Avviso pubblico per la manifestazione di interesse per la formazione di un elenco di cartolibrerie e librerie, che resterà in vigore per tre anni a partire dall’anno scolastico 2024/2025 - sottolineano Marcella Maurin, Valter Campioni e Manuela Smario - In passsato, la formulazione di questo bando nei fatti ha costretto le piccole realtà del territorio locale a fare da Banca per 3-4 mesi a favore del Comune sostenendo un impegno economico di almeno 10 mila euro e per questo motivo in molti comuni limitrofi le cartolibrerie hanno rinunciato a partecipare alla gara» ancora si chiedono la motivazione per la quale «l’Amministrazione Grassi non ha scelto la formula
della cedola elettronica utilizzata e funzionante in molti in comuni limitrofi»

Di fatto questo non è solo un danno, nello specifico per il servizio che non potranno garantire. E' evidente che se la famiglia i libri li ritira al supermercato, in quello stesso luogo acquisterà il materiale - quaderni, penne, copertine, colori, eccetera. Una doppia perdita, quindi per l'attività commerciale.

E, infatti... «il perseverare di tale modalità ha portato come unico risultato l’assegnazione della fornitura dei libri di testo ad un supermercato  - aggiungono - favorito dal fatto che è l’unica realtà della grande distribuzione presente sul territorio comunale (non ha concorrenza) e che per la sua “forza economica” può sostenere anche il “costo” legato all’anticipazione degli acquisti dei libri scolatici».

Oltre il danno, la beffa, insomma «a maggior ragione se si pensa alle dichiarazioni  rese al consiglio comunale del 2 luglio scorso - polemizzano - dall'assessore con delega al sostegno e allo sviluppo del commercio locale che ha annunciato “in pompa magna” che erano pervenuti al comune di Mappano da parte della grande distribuzione 78.525 euro di oneri come compensazioni per lo sviluppo del commercio di vicinato. Risorse ciclicamente introitate dalle casse comunali, ma non utilizzate per promuovere fiere e/o iniziative locali (eventi estivi, notti bianche,...) destinate proprio a promuovere il commercio locale».

Ma ve la immaginate una città o un paese piccolo o grande che sia senza negozi? Ripensate al lockdown quando tutto era chiuso e fateci saper se vi piacerebbe vivere in un luogo senza le luci delle vetrine e senza poter incontrare nessuno? Il commercio di vicinato è anche questo: incontri e movimento.

 

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