La Regione Piemonte stanzia 50 milioni di euro del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) per sostenere impianti sciistici, innevamento programmato e riqualificazione delle aree montane. A dichiararlo è la consigliera regionale Paola Antonetto (Fratelli d’Italia), che parla di «risorse fondamentali per non lasciare indietro i territori montani».
Investimenti nelle Valli di Lanzo e in Canavese
Tra i progetti finanziati nel bando neve: a Locana 508mila euro per la valorizzazione del comprensorio sciistico; a Valprato Soana 874.900 euro per la riqualificazione delle aree sciabili di Piamprato; all'Unione Montana Valli di Lanzo 1,92 milioni per Ala di Stura e Balme; all'Unione Valchiusella 1 milione per la stazione di Palit (Valchiusa-Traversella).
Antonetto sottolinea che gli interventi «portano servizi, lavoro e nuove opportunità nelle terre alte».
AVS: “Fondi sottratti al sociale e impianti destinati a vita breve”
Alice Ravinale (AVS) e le associazioni contestano la scelta della Giunta Cirio: il FSC, ricordano, è pensato per la coesione sociale e territoriale, mentre in Piemonte mancano risorse per case popolari e rette RSA.
Le critiche si concentrano soprattutto sulla scarsa sostenibilità degli impianti a bassa quota. L’ARPA Piemonte certifica che l’inverno 2024-2025 ha registrato un deficit di neve fresca tra -20% e -40%, il quarto peggiore dal 1961. Un trend che, secondo Ravinale rende «antieconomico e ambientalmente insostenibile» investire ancora nello sci tradizionale.
Avs annuncia verifiche sui progetti finanziati, mentre il confronto politico si concentra sul futuro delle montagne piemontesi: rilancio dello sci o riconversione turistica?

