Mar, 3 Dic, 2024

Il ponte con gli altri, oltre i confini, le culture e le religioni. E' la mission della Giornata mondiale della gentilezza

Il ponte con gli altri, oltre i confini, le culture e le religioni. E' la mission della Giornata mondiale della gentilezza

Essere gentili con se stessi, con gli altri, con la natura, con il mondo che ci circonda vuol dire sviluppare capacità empatiche e armoniose in grado di trasformare il nostro rapporto con il mondo.

Oggi, mercoledì 13 novembre,  su tutto il Pianeta si celebra la “Giornata Mondiale della Gentilezza”, nata per volere del Japan Small Kindness Movement, istituito a Tokyo nel 1988 e arrivato nel 1996 ad essere movimento globale, il World Kindness Movement, che promuove la gentilezza in tutto il mondo e in Italia dal 2000 con sede a Parma.

Essere Gentili è, dunque,  la parola d’ordine di oggi ricordando  che la gentilezza deve essere un modo di comportarsi incentrato sull’attenzione e la cura degli altri. In questa giornata (ma in realtà sempre) va promossa l’attenzione e il rispetto verso il prossimo, la cortesia dei piccoli gesti, la pazienza, la cura, l’ascolto dei bisogni altrui. 

La gentilezza fa bene: lo dice la scienza e ce lo afferma con convinzione anche Daniel Lumera,  biologo naturalista, docente e riferimento internazionale nelle scienze del benessere e nella meditazione, ideatore del metodo My Life Design® e fondatore della My Life Design ODV, che declina il metodo in progetti ad alto impatto sociale, come la Giornata Internazionale del Perdono, il Movimento Italia Gentile e la sua espressione internazionale, l’International Kindness Movement, per promuovere i valori di gentilezza, pace e cooperazione a livello globale.

Praticare gentilezza è dunque il primo gesto per migliorare la qualità della vita e contribuire alla gioia dell’altro. I buoni sentimenti agiscono sul nostro DNA, combattendo l’infiammazione e l’ossidazione, che sono causa di invecchiamento precoce. Essere gentili quindi ci fa vivere più a lungo

Uno studio del National Institute of Aging di Baltimora, che ha preso in esame 5.614 persone di età compresa tra i 14 e i 94 anni, ha evidenziato come le persone dal temperamento più aggressivo sviluppino più facilmente un ispessimento delle carotidi, con un aumento del 40% di rischio di infarto. 

E, allora, che dire? Siamo gentili se vogliamo vivere più a lungo e meglio e perchè no? Anche più felici.

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