Liberano endorfine, coccolano, consolano e aiutano a scacciare il malumore
E' uno dei gesti più semplici e rappresentativi dell'affetto umano. L'abbraccio è quel fondamentale gesto che però dona molteplici benefici a livello sia fisico che mentale. Un abbraccio vale più di mille parole.
E oggi, domenica 21 gennaio, si celebra proprio la Giornata Mondiale degli abbracci. Un'intera giornata dedicata a questo gesto affettivo che da solo può combattere il malumore, capace di liberare dopamina nel nostro organismo e favorire la produzione e il rilascio di endorfine. Insomma un vero e proprio toccasana.
E la cosa più bella è che non servono occasioni speciali per abbracciare: l'abbraccio è sempre il benvenuto perchè coccola, consola e contiene.
A dimostrazione delle sue tante virtù a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso è nata anche la “hug therapy” (terapia dell’abbraccio), che possiede un benefico effetto di contenimento dell’abbraccio nelle situazioni di ansia, depressione e stress. La hug therapy viene declinata anche nella silvoterapia, cioè l’abbraccio agli alberi, che consente di ritrovare il contatto con la natura. Questo non vuol dire però che la cura dell’ansia e della depressione va affidata solo all'abbraccio: per questo ci sono gli specialisti. La hug therapy può rappresentare un ulteriore valido strumento a supporto.
Ma da dove nasce questa giornata?
E' stato il pastore statunitense Kevin Zaborney a proporre, nel 1986, di dedicare una giornata agli abbracci. L'idea piacque e finì nel Chase’s Calendar of Annual Events, pubblicazione Usa che dal 1957 mette insieme tutte le più importanti ricorrenze annuali. In poco tempo l’iniziativa ha superato i confini delgli Stati Uniti e viene orami celebrata in tutto il mondo.
E, allora avanti con gli abbracci fanno bene a chi li fa e a chi li riceve.