Panichelli «parole illuminanti quelle dell'Arcivescovo e con tanti spunti su cui riflettere»
La ricerca del bene comune è stato il tema dell'incontro che si è svolto sabato 17 febbraio al teatro Juvarra di Torino tra l'Arcivescovo Monsignor Roberto Repole e i sindaci, i consiglieri comunali dell'area metropolitana subalpina e le persone impegnate in politica.
Un obiettivo che come ha sottolineato Monsignor Repole rivolto al numeroso parterre di amministratori locali «deve essere prioritario e mai dev'essere perso di vista, nonostante l'appartenenza a partiti diversi. Perché "il bene"può anche non essere necessariamente quello deciso dalla maggioranza. Per il bene di tutte le persone, è indispensabile accantonare le differenze per affrontare insieme i problemi che affliggono la società, dalla sanità al lavoro, dalle diseguaglienze alla crisi demografica. Chi governa,deve mettere in pratica questo concetto».
L'Arcivescovo ha ribadito la necessità di fare squadra per affrontare la crisi del nostro presente. E a questo sforzo collettivo la Diocesi non si sottrarrà mai. Il percorso pubblico idi confronto con chi governa (Repole un mese fa aveva già incontrato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e il governatore della Regione Alberto Cirio) continuerà anche nei prossimi mesi.
Sabato tra i numerosi sindaci e amministratori presenti anche il primo cittadino di Volpiano, Giovanni Panichelli che commenta «impegno, motivazione, responsabilità e partecipazione sono gli importanti temi trattati durante questo interessante incontro e illuminanti sono state le parole dell'Arcivescovo come pure molti gli spunti di riflessione. È necessario a tutti i livelli incoraggiare l'impegno in politica che con responsabilità deve puntare alla ricerca del bene comune. Del resto come diceva Pio XI, “la politica è la più alta forma di carità”».
Aggiunge la sindaca di Ciriè, Loredana Devietti «abbiamo la responsabilità di lasciare non solo alle nuove generazioni un futuro migliore, ma anche di coinvolgerli, rendendo la politica meno astratta e più vicina alle esigenze dei nostri ragazzi».
