Una buona notizia per la sanità del territorio: da giovedì 10 aprile, le sale operatorie dell’Ospedale di Lanzo sono di nuovo operative. A confermarlo è il direttore generale dell’ASL TO4, Luigi Vercellino, che sottolinea come il cronoprogramma presentato a marzo sia stato pienamente rispettato, a meno di un mese dall’incontro pubblico con amministratori e cittadini.
L’intervento rientra nel piano di potenziamento del Presidio di Lanzo, in sinergia con l’Ospedale di Ciriè e le strutture delle Valli di Lanzo, per migliorare l’accesso alle cure nelle aree montane. La riattivazione delle sale, che rientrano nella Struttura complessa di Anestesia e Rianimazione Ciriè diretta dal dottor Marco Fadde, ha comportato verifiche tecniche e un investimento di circa 400mila euro in nuove attrezzature.
I primi interventi ripresi riguardano le specialità di oculistica (cataratte), ortopedia e terapia antalgica. Da giugno è prevista anche la ripartenza della chirurgia generale a bassa complessità.
Soddisfatti i sindaci del territorio, tra cui Fabrizio Vottero Bernardina, Guido Bonino e Daniela Majrano, che ribadiscono l’importanza dell’ospedale come presidio essenziale per le Valli e auspicano una progressiva estensione dei servizi e il rispetto delle ulteriori scadenze annunciate.
«L’impegno della Regione per la sanità territoriale è massimo – commentano gli assessori regionali Federico Riboldi e Gian Luca Vignale – e questo risultato dell’ASL TO4 è un esempio concreto di attenzione ai bisogni delle comunità locali».
Il consigliere regionale Alberto Avetta (Pd) commenta con favore l’annuncio di Regione Piemonte e AslTO4 sul potenziamento dell’attività chirurgica e ambulatoriale dell’ospedale di Lanzo, ma lancia un monito: «non basta qualche toppa: servono risorse economiche e personale sanitario, altrimenti gli annunci resteranno vuoti. Preoccupa inoltre il silenzio sul Punto di Primo Intervento, ormai scomparso dai piani».

