I disservizi sulla linea ferroviaria Torino-Ceres sono interminabili tanto da rendere un viaggio infernale per studenti e lavoratori che scelgono ogni giorno una mobilità sostenibile, tanto è vero che all’inaugurazione era stata definita come la rivoluzione del sistema dei trasporti del Piemonte.
Per un anno intero sono state anche continue le interrogazioni da parte di sindaci, consiglieri regionali sulla questione, ma continuano a rimanere inascoltate dalla giunta Cirio e dal governo regionale stesso. Non solo: convogli poco capienti e sovraffollati, ritardi continui e il perdurare di inaccettabili criticità sulla tratta ferroviaria SFM-A Cirié-Germagnano, causano, specie al mattino in direzione Lanzo, l'impossibilità per molti studenti di salire a bordo. A questi problemi si sono aggiunti, i servizi di bus di rinforzo: in questi primi giorni del 2025 hanno palesato ugualmente criticità, con passaggi in ritardo e in conclusione causando estrema difficoltà per i ragazzi che vedono violato il diritto alla mobilità e allo studio.
E da martedì scorso, data di riapertura delle scuole dopo le festività natalizie, il problema si è aggravato con conseguenti disagi per gli studenti, nell'uno e nell'altro senso di marcia. Questa la denuncia all'Agenzia per la Mobilità e a Trenitalia arrivata dall’Osservatorio Torino-Ceres, che con una nota diffusa ha inviato anche tutti i sindaci del territorio a sollecitare nuovamente la Regione.
Sui disagi interviene nuovamente il consigliere PD Alberto Avetta che fa eco all'Osservatorio «una situazione, peraltro ben nota da troppo tempo che impone ai genitori di sopperire con il trasporto privato ai disservizi, pur avendo già
sostenuto i costi degli abbonamenti dei figli. Vogliamo sapere dalla Giunta Cirio se sia al corrente delle criticità che coinvolgono la linea Torino–Ceres. Le Valli di Lanzo e il ciriacese fino a Caselle e Venaria da troppo tempo attendono risposte concrete su come la Regione Piemonte intenda superare questa situazione».
E aggiunge e conclude «l’utilizzo dei mezzi pubblici rappresenta un importante risparmio per cittadini e famiglie che da anni ormai stanno vivendo una difficile congiuntura economica. E’, quindi, fondamentale che la Regione metta in
campo politiche per incentivare il tpl, con particolare attenzione alle aree con minore densità abitativa e più difficili da raggiungere. Le Valli di Lanzo sono un’area interna e meritano tutta l’attenzione necessaria».
conclude Avetta.