Il Charity Bike Tour ha fatto tappa ieri, sabato 4 ottobre, a Rivarolo Canavese, portando con sé l’energia e la passione di una carovana che da tredici anni percorre l’Italia per sostenere la ricerca sulla fibrosi cistica.
Partita dalla Liguria il 1° ottobre, la pedalata solidale promossa dalla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica – ETS (FFC Ricerca) ha attraversato il Piemonte in un clima di entusiasmo e partecipazione per concludersi nella serata di ieri a Torino. Ad accogliere i ciclisti, ieri pomeriggio, il sindaco di Rivarolo, Martino Zucco Chinà, insieme a numerosi cittadini, volontari e la presidente della commissione regionale Sport e Cultura, Paola Antonetto che ha portato il saluto della Regione Piemonte e ribadito il valore di un evento capace di unire sport, scienza e impegno sociale.
Una pedalata che unisce sportivi e cittadini
Guidati da Matteo Marzotto, presidente e cofondatore di FFC Ricerca, i protagonisti del Charity Bike Tour hanno portato a Rivarolo una testimonianza di impegno e di comunità. In sella con lui alcuni dei più grandi nomi del ciclismo italiano: Gianni Bugno, Francesco Moser, Maurizio Fondriest, Gilberto Simoni, Davide Cassani, Max Lelli, Fabrizio Macchi e Alessandra Fior.
Il Charity Bike Tour, nato nel 2012, in tredici edizioni ha attraversato oltre 6.400 chilometri in 304 tappe, raccogliendo più di 700.000 euro per finanziare progetti di ricerca scientifica.
La Fondazione e la sua missione
La Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica è la principale organizzazione italiana impegnata nel sostegno alla ricerca su questa malattia genetica grave, che colpisce soprattutto l’apparato respiratorio e digerente. La fibrosi cistica è causata da una mutazione del gene CFTR, che altera il normale equilibrio dei fluidi corporei e provoca la produzione di muco denso e viscoso. Una condizione che ostacola la respirazione e favorisce infezioni croniche. In Italia si stima che oltre 7.000 persone convivano con la malattia e circa 2 milioni siano portatori sani del gene difettoso.
Il valore di una tappa
A Rivarolo, i corridori sono stati accolti da un pubblico caloroso: famiglie, ragazzi, associazioni e semplici curiosi. La piazza si è trasformata in un punto d’incontro tra sportivi e cittadini, un luogo dove la fatica della strada ha lasciato spazio all’emozione e alla condivisione. La tappa piemontese del Charity Bike Tour ha ricordato che la ricerca scientifica non è solo un obiettivo, ma un cammino che si percorre insieme — passo dopo passo, pedalata dopo pedalata — con la forza delle persone e delle comunità che credono nel futuro.