Come riconoscere i sintomi e curarli efficacemente con l'aiuto di un professionista
Il panico è una delle patologie emergenti del nostro secolo; secondo il Ministero della Salute, almeno dieci milioni di persone ne soffre, mentre quasi la metà convive con un vero e proprio Disturbo di Panico (DAP). I dati statistici mostrano che il 2% della popolazione mondiale lo sperimenta almeno una volta nella vita.
Il Disturbo di Panico, annoverato tra i disturbi d'ansia secondo il DSM 5 (Manuale Diagnostico e Statisco dei Disturbi Mentali) è caratterizzato da un pattern ricorrente di attacchi di panico che si accompagna a preoccupazione persistente e\o alterazione comportamentale. Ha una comparsa improvvisa, sia a partire da uno stato di quiete che ansioso.
Ecco un elenco dei sintomi
- palpitazioni e tachicardia
- tremori o scosse
- sudorazione
- dispnea, sensazione di soffocamento
- sensazione di asfissia
- nausea, disturbi addominali
- dolore al petto
- sensazione di vertigine, svenimento
- paura di perdere il controllo
- paura di morire
I sintomi raggiungono il massimo dell'intensità entro 5\10 minuti dall'esordio per poi scemare in circa mezz'ora. Emergono senza che vi sia alcuna motivazione apparente; irrompono nelle più comuni situazioni della vita quotidiana, rendendoli ulteriormente spaventosi e invalidanti.
In termini di frequenza, possono esservi attacchi moderatamente regolari (per esempio quotidianamente, una volta alla settimana) o intervallati da settimane o mesi senza. Il senso di terrore che si prova può essere così forte da disorientare e comportare paura di soffocare, di impazzire, di morire, attivare comportamenti di fuga; spesso a fare abuso di alcool e droghe; portare a ritiro sociale e a stati depressivi.
Una volta comparso, tenderà a ripetersi: chi lo ha subito, lungi dall'essere rassicurato e sopravvissuto, sembra più incline a farsene catturare. Il pericolo scampato, paradossalmente, rafforza un successivo attacco: alla base di questo succedersi di attacchi vi è una modificazione di sistemi neurotrasmettitoriali coinvolti e aree cerebrali deputate all'elaborazione delle emozioni.
Perché si soffre di attacchi di panico? Quali possono esserne le cause?
L'attacco di panico designa una frattura tra lo psichico e il somatico, tra emozione e parola. E' un ingorgo di emotività inascoltata e rilegata in un luogo oscuro con cui non siamo in contatto e che irrompe prepotentemente con scosse energetiche fortissime. Alla base di questo disturbo possono esservi varie cause, tra cui
una scarsa alfabetizzazione emotiva un'incapacità di riconoscere le emozioni e l'ansia come segnale, così da diventare un calderone indifferenziato, genitori poco sintonizzati che non hanno favorito un'idonea regolazione affettiva
Come si cura? Si può guarire?
Una terapia farmacologica, prescritta rigorosamente da un medico, agisce a un livello primordiale direttamente sull'intensità delle risposte neurovegetative (tremori, tachicardia, senso di soffocamento, ecc); una terapia basata sulla parola permette invece di agire a un livello molto più profondo. Stabilisco con il paziente una relazione sicura, all'interno della quale tutto può essere nominato, anche ciò che genera il panico. L'invito a descrivere le sensazioni, percezioni o pensieri che lo hanno accompagnato e preceduto. In questo modo è possibile cominciare a riconoscere come si formano i sintomi, in quali situazioni compaiono più facilmente, che ruolo riveste l'immaginazione ed avviare così sviluppo e\o affinamento dell'introspezione; capacità spesso mancante in tali circostanze.
Sono disponibile al mio numero 327 7651096 per rispondere alle vostre domande.