Ad esempio la luce del giorno, i rumori tipici di alcuni momenti della zona, i bisogni fisiologici, il senso di fame
Per noi è una cosa normale sapere se tra due eventi sono passati pochi minuti oppure diverse ore. Per i nostri animali non è proprio così.
Eppure sembra proprio che sappiano il momento in cui stiamo per alzarci, oppure quando aspettarci festanti poco prima del rientro in casa.
È una dote che affinano col passare degli anni e con l’esperienza. Infatti per un cucciolo non c’è molta differenza tra il non vederci per 5 minuti o per 5 ore: in ogni caso ci accoglierà come se non ci avesse visto da chissà quanto tempo.
Man mano che raggiunge l’età adulta, il cane impara ad associare determinati eventi ad altri. Ad esempio, l’aumento di luce esterna è associato alla sveglia del proprietario per andare a lavoro, il suono delle campane a mezzogiorno è associato al momento della pappa.
Anche i bisogni interni quindi scandiscono i ritmi della giornata, conferendo ai nostri animali un senso del trascorrere delle ore, che vengono così “calcolate” con molta precisione.
Per il cane, ed anche per il gatto, è inoltre importante l’olfatto. Se un oggetto ha un odore più intenso, è più probabile che sia più “nuovo”, ovvero toccato da meno tempo. Quindi riescono a processare queste informazioni per poter stabilire un nesso temporale con gli eventi. Un odore di umano molto debole significa che è passato molto tempo, e sta per tornare. Ecco perché sembrano quasi prevedere i nostri movimenti.
Caratteristica molto affinata nei cani che seguono le tracce ed in quelli da caccia.