Gio, 25 Apr, 2024

L'endocardiosi valvolare colpisce soprattutto i cani di piccola taglia e in particolare i Cavalier King Charles Spaniel

L'endocardiosi valvolare colpisce soprattutto i cani di piccola taglia e in particolare i Cavalier King Charles Spaniel

E' genetica e per limitarne la diffusione è necessario che gli allevatori non facciano accoppiare esemplari che abbiano meno di 2 anni e mezzo

L'endocardiosi valvolare è una cardiopatologia importante, presente soprattutto nei cani di taglia piccola e nelle razze toy ed è la causa più comune dello scompenso cardiaco congestizio nei cani anziani.

Il Cavalier King Charles Spaniel ha una predisposizione particolare per questa malattia: nei primi 4 anni di vita, già quasi il 50% degli esemplari ne è affetto. A 10 di età, il 100%. L'ereditarietà del soffio cardiaco è molto alta. La valvulopatia mitralica è probabilmente un tratto poligenico di cui però non tutti i geni sono stati identificati. Non esiste alcun test genetico per questa patologia.

Le associazioni dei proprietari di Cavalier King Charles Spaniel di diversi paesi hanno redatto dei protocolli mirati per tentare di ridurre l'incidenza della valvulopatia mitralica in questa razza. Nonostante i protocolli differiscano di Paese in Paese, tutti prevedono una procedura che combina auscultazione e/o ecocardiografia per rilevare la patologia già nella fase iniziale, considerando che la valvulopatia si sviluppa nei primi 5 anni di vita del cane.

I protocolli per la valvulopatia mitralica si basano sui seguenti presupposti: la malattia può essere ridotta e l'esordio può essere ritardato facendo accoppiare esclusivamente esemplari di non meno di 2 anni e mezzo, senza soffi al cuore e i cui genitori, all'età di 5 anni, non presentino anch'essi soffi cardiaci. Non far accoppiare nessun esemplare che sviluppa un soffio cardiaco prima dei 5 anni.

Analizzando meticolosamente il cuore di un giovane Cavalier King Charles Spaniel tramite ecocardiografia e auscultazione prima dell'accoppiamento, quindi, potrebbe ridurre l'incidenza della patologia nella popolazione. 

Poiché la valvulopatia mitralica (ed anche la cardiomiopatia ipertrofica dei gatti) ha un background ereditario, è fondamentale che gli allevatori sappiano quali esemplari ne sono affetti, in modo da prenderne nota e non introdurli negli accoppiamenti.

Per entrambe le patologie, gli ultrasuoni svolgono un ruolo fondamentale nel processo di screening. I cani affetti da patologia della mitrale hanno a loro disposizione una serie di cure molto evolute rispetto al passato, tuttavia rimane una patologia grave che prevede anche un costante impegno da parte dei proprietari nel gestire le terapie.

 

Schedina Fontana

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