Ven, 26 Apr, 2024

La formidabile vista degli animali. Cani e gatti sono in grado di modulare la luce e individuare i colori

La formidabile vista degli animali. Cani e gatti sono in grado di modulare la luce e individuare i colori

Grazie al tapetum lucidum, non presente nell'uomo sono in grado di vedere sia di giorno che di notte

Tra i sensi del cane e del gatto, la vista è senza dubbio tra i più sviluppati. Le capacità visive degli animali, infatti, sono una delle caratteristiche che li rendono così speciali.

Cerchiamo di capire come vedono i cani e i gatti e come mai la loro vista è così sviluppata
Partiamo dal principio: un predatore dovrà possedere e sviluppare delle capacità ben diverse rispetto a quelle di una preda. Per fare un esempio, i grandi predatori della natura, come tigri e leoni, devono riuscire soprattutto a correre rapidamente, saltare e concentrarsi sulla preda. La dentatura e gli artigli sono sviluppati proprio in modo da favorire la cattura della preda.

Al contrario, le prede devono avere delle caratteristiche fisiche tali da consentir loro di fuggire quando vengono attaccate. Per questo motivo hanno spesso un corpo leggero, per poter correre molto velocemente. Basta pensare, ad esempio, alle antilopi o alle gazzelle, da sempre note per la loro estrema velocità nella corsa.
L’aspetto principale, però, che differenzia le prede dai predatori è legato soprattutto ai sensi, ed in particolare alla vista.

Gli occhi sono l’organo specializzato per questo compito, ma per poter funzionare correttamente devono collaborare con i nervi e il cervello
L’aspetto anatomico che maggiormente incuriosisce nei nostri animali è sicuramente il Tapetum lucidum: questa struttura non è presente nell’uomo (e nel maiale), ma solo nel gatto, nel cane e in altri animali.

Avete mai fatto caso allo strano effetto che si ottiene fotografando un gatto con il flash?

Gli occhi diventano luminosissimi, proprio come i fari abbaglianti di una macchina. La ragione di questo fenomeno è dovuta proprio alla presenza del tapetum lucidum. Questo è un sottile strato posto all’interno o subito dietro la retina. Ha delle proprietà altamente catarifrangenti, per cui riesce a riflettere la luce che entra nell’occhio, rimandandola verso la retina, in modo da aumentare lo stimolo luminoso per percepire più immagini anche durante la notte.

Ma com’è la vista dei predatori, tra cui rientrano anche i nostri cani e i nostri gatti?
I predatori al momento della nascita hanno gli occhi sigillati, per aprirli e terminare lo sviluppo della vista solo dopo diverse settimane. Inoltre, non riescono a camminare, ma si muovono ondeggiando alla ricerca del calore e della fusa della propria madre. Questo meccanismo serve alle madri per garantirne la sicurezza quando si allontanano per cacciare. Un cucciolo cieco non avrà la possibilità di spostarsi, per cui resterà vicino agli altri cuccioli fino al ritorno della madre.

I predatori sono in grado di vedere bene sia durante il giorno che durante la notte, per la presenza di un numero maggiore di bastoncelli. Nel gatto i bastoncelli arrivano a ben 200 milioni, mentre nell’uomo sono “appena” 120 milioni. Il risultato è un’immagine notturna sui toni del grigio, molto più intensa e dettagliata rispetto alla nostra.

Principalmente il cane e il gatto si differenziano per la capacità di modulare la luce e di individuare i colori
Abbiamo detto che la luce viene modulata dalla pupilla e dal tapetum lucidum. Nel gatto entrambi gli elementi sono decisamente più sviluppati rispetto al cane, per cui saranno in grado di vedere immagini più nitide anche al buio o quando la luce scarseggia.

Inoltre, i cani e i gatti, pur avendo ugualmente una vista formidabile, percepiscono meno dettagli rispetto all’uomo in condizioni di luminosità ottimali. Questo vuol dire che durante il giorno potranno vedere anche il più impercettibile dei movimenti, ma non hanno la capacità di ottenere un’immagine nitida e dettagliata di ciò che si trova a pochi centimetri di distanza.

Anche in questo caso, tutto ciò ha senso se si pensa che i cani e i gatti sono animali notturni, per cui per loro è più vantaggioso poter individuare una preda durante la caccia notturna. Entrambi gli animali, inoltre, hanno più bastoncelli che coni, al contrario dell’uomo. Per questo motivo, sono formidabili quando si tratta di vedere al buio e di scattare al primo movimento del loro giocattolo preferito, ma non riescono a percepire lo stesso range di colori dei nostri occhi.

Il cane può percepire distintamente il blu-violetto e il giallo. Al contrario, riconosce tutte le sfumature dal rosso all’arancione al verde esclusivamente come diverse dal bianco, ma le confonde con il giallo. Tutti gli altri colori non vengono percepiti.

Il gatto, invece, è in grado di vedere distintamente ben 3 colori, cioè il blu-violetto, il giallo e anche il verde, per cui non percepirà ad esempio il rosso. La spiegazione a queste “carenze” è da ricercare sempre nella natura. La maggior parte delle prede, infatti, ha un mantello beige, marrone o grigio.

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