Sab, 20 Apr, 2024

Cosa fare se il nostro cane si rompe un'unghia e comincia a sanguinare copiosamente?

Cosa fare se il nostro cane si rompe un'unghia e comincia a sanguinare copiosamente?

Niente paura: è un evento piuttosto frequente che rientra nei piccoli traumi e non ci deve spaventare

La rottura dell’unghia nei cani è un evento piuttosto frequente che rientra nei piccoli traumatismi che il proprietario può gestire velocemente attraverso semplici manovre di primo soccorso prima di portare il cane dal veterinario.

Pur non essendo un’emergenza grave spesso si hanno perdite di sangue importanti che però non devono spaventare in quanto non sono emorragie pericolose.

Vediamo innanzitutto quali sono le principali funzioni delle unghie del cane

All’estremità delle dita dei mammiferi si sviluppano speciali formazioni cornee che a seconda delle caratteristiche morfologiche vengono indicate come artigli, unghie o zoccoli. Si tratta di strutture talora complesse utilizzate per svariate funzioni che vanno dalla raccolta del cibo, alla difesa ed alla deambulazione.

L’accrescimento dell’unghia avviene soprattutto per attività dello strato germinativo indicato come matrice. Nel cane l’estremità delle dita è rivestita da un astuccio corneo esteso per un certo tratto della terza falange e può essere considerato un artiglio a punta smussa.

Le unghie del cane hanno importanti funzioni sia prensili che locomotorie e talvolta di difesa/offesa. Normalmente si consumano durante la deambulazione se il cane ha, ovviamente, a disposizione un fondo adatto: terra e superfici non scivolose. Spesso però non si consumano sia per scarsità di movimento (cani piccoli che vengono portati in braccio) o per la presenza di pavimentazioni non adeguate (i cani che camminano solo in casa). In particolare i cani anziani che magari hanno difficoltà nella deambulazione hanno unghie troppo lunghe che sono predisposte alla rottura.

Molto spesso lo sperone, ossia l’unghia del quinto dito, non appoggiando per terra cresce a dismisura ed è possibile che poi si incurvi penetrando all’interno della cute. Le unghie se hanno una lunghezza adeguata non dovrebbero piegarsi e deformarsi e quando il cane è in stazione quadrupedale non dovrebbero toccare per terra e quando il cane cammina non dovrebbero fare rumore.

I cani amano correre e giocare quindi può capitare molto spesso che le unghie, che sono tra le parti più esposte del suo corpo, si rompano. Sebbene possano sembrare dure e resistenti spesso si frantumano a contatto con la superficie dura tipo l’asfalto. Anche i cani abituati a stare all’aperto come nei prati ed in zone boschive hanno generalmente più possibilità di farsi male rispetto ai cani che fanno una vita sedentaria.

Le cause principali di rottura dell’unghia sono da ascrivere quasi sempre ad eventi traumatici in città: spesso il cane rimane con la zampa e in particolare con le unghie impigliate nelle grate. La lesione ungueale di tipo traumatico è davvero molto frequente ed è una condizione non grave, ma piuttosto dolorosa che necessita dell’intervento del veterinario solo per la gestione della situazione in quanto l’unghia rotta deve essere tagliata e staccata con un movimento secco.

La prima cosa che bisogna fare quando l’unghia del cane si rompe è tamponare l’emorragia e lo si può tramite compressione della parte con una garza o utilizzando del ghiaccio o sostanze anti-emorragiche. Una volta bloccata l’emorragia è necessario nella maggior parte dei casi tagliare l’unghia. Successivamente bisogna disinfettare la parte con acqua e amuchina diluita o betadine (o altro disinfettante idoneo) e fasciare la zampa per evitare il leccamento da parte del cane.

In genere si consiglia al proprietario di mantenere la fasciatura per circa 24 ore poi sfasciare e disinfettare la parte. A meno che non sia stata asportata completamente, l’unghia rotta del cane ricresce da sola nell’arco di qualche settimana. Nel frattempo si consiglia di monitorare e osservare se il dito si gonfia. Non è infrequente che a seguito di un continuo leccamento la zampa possa infettarsi. Pertanto in alcuni casi è necessario l’utilizzo del collare elisabettiano.

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