Dal personale veterinario del Canc di Grugliasco e dai tecnici faunistici di Città metropolitana
Sono stati circa 5.000 gli animali selvatici in difficoltà curati dal personale del CANC di Grugliasco, il Centro Animali non convenzionali della struttura didattiva della Facoltà di Veterinaria dell'Università di Torino, e recuperati dai tecnici faunistici, da privati cittadini o dagli agenti faunistico-ambientali della Città metropolitana di Torino.
Tra le specie che più frequentemente si sono trovate in pericolo figurano i colombi (645 esemplari), i rondoni (499), i ricci (494), i merli (300), i caprioli (103), le volpi (44), i rapaci (62) e i tassi (11).
Un grande lavoro di squadra, inserito nel progetto "Salviamolinsieme" che è stato rinnovato anche per il 2024 con un finanziamento di 37mila euro. La convenzione conferma, per il 2024, l’attuale organizzazione presso il Canc per le attività sanitarie e di mantenimento, cura e riabilitazione degli animali selvatici feriti o in difficoltà sul territorio metropolitano, ed è articolato in: un servizio di primo soccorso operativo h24 sette giorni su sette, in grado di garantire l’accettazione degli animali e le cure sanitarie urgenti o di primo livello; un centro sanitario attrezzato per la terapia medica e chirurgica, terapia post-intervento, prima ospedalizzazione; uno o più centri terapeutico-riabilitativi dotati di strutture atte alla degenza degli animali delle diverse specie e alla loro riabilitazione; una o più strutture che possano ospitare gli animali con invalidità croniche tali da non consentire la loro reimmissione in ambiente naturale e/o animali appartenenti alla fauna esotica recuperati o oggetto di sequestro.
Gli interventi di recupero e salvataggio sul posto nell’ambito di “Salviamoli insieme on the road” sono stati 250, mentre le segnalazioni telefoniche dei cittadini sono state 1120.
Il servizio avviato nel 2020 è attivabile 24 ore su 24 tutti i giorni. Il cittadino può chiamare il numero 349-4163385, che lo mette in contatto con un operatore specializzato per identificare correttamente il luogo in cui è presente l’animale ferito o in difficoltà. L’operatore può nell’immediato dare consigli su come comportarsi in attesa dell’intervento dei sanitari veterinari. I tecnici che rispondono ai cittadini sono in possesso di una laurea che li abilita a soccorrere e gestire nel modo più corretto la fauna selvatica, tutelando l’incolumità propria e degli animali. L’esperienza accumulata in anni di servizio consente ai tecnici di valutare se, nei casi meno gravi, il cittadino può portare direttamente al CANC gli animali rinvenuti o se, invece, occorre un intervento diretto da parte di personale in grado di manipolare in maniera corretta animali che non sono abituati al contatto con l’uomo e possono subire danni gravi a seguito di un intervento errato.
Ulteriori info: www.cittametropolitana.torino.it/cms/fauna-flora-parchi/fauna-e-flora/salviamoli-insieme