Mar, 3 Dic, 2024

Zecche: come riconoscerle ed eliminarle. Sintomi, diagnosi e rimedi contro questo parassita

Zecche: come riconoscerle ed eliminarle. Sintomi, diagnosi e rimedi contro questo parassita

Sono diffuse ovunque nel mondo e possono trasmettere diverse malattie al cane e all'uomo

Inizia la primavera e si intensifica un problema che ormai, visto il clima, riguarda tutto l'anno: quello delle zecche.

Le zecche sono parassiti esterni degli animali domestici, e traggono il nutrimento dalla suzione del sangue dei nostri animali. Il loro meccanismo d’azione è abbastanza semplice: una volta individuato l’ospite, prendono dimora sulla cute dell’animale e qui iniziano la loro opera di suzione effettuata tramite un apparato boccale molto forte e sviluppato.

Sono relativamente facili da riconoscere, essendo per certi versi simili a dei comuni ragni, ma possono avere dimensioni e colorazioni variabili, soprattutto perchè hanno diversi stadi di sviluppo. Si possono vedere zecche piccolissime accanto a zecche molto grandi, di alcuni millimetri di dimensione. Il loro colore è di solito un marrone più o meno chiaro. Tendenzialmente si installano nelle zone più povere di pelo (collo, testa, ascelle, orecchie), ma possono essere presenti su tutto il corpo dell’animale. Vivono nell’erba, specialmente quella incolta, ed hanno una grande capacità di sopravvivenza anche senza nutrirsi per molti mesi.

 Questi parassiti hanno una duplice azione negativa sui nostri animali; da un lato, succhiando il sangue, li privano di sostanze nutritive, anche se questa azione spoliativa assume rilevanza solo in caso di infestazioni molto grandi. Dall’altro lato possono trasmettere al cane o al gatto malattie anche gravi. Tra queste la più comune per il cane è senz’altro la piroplasmosi o babesiosi che può arrivare ad essere mortale.

I piroplasmi sono dei parassiti microscopici che appartengono ai Protozoi; essi infettano dapprima le zecche, ed in seguito, una volta che la zecca adulta si è installata sul cane, vengono immessi nel sangue dell’animale. Le zecche trasmettono la malattia dopo circa 48 ore ed è importante sapere che per fortuna non tutte le zecche sono infette.

Una volta all’interno dell’organismo dell’animale, i piroplasmi iniziano il loro ciclo di sviluppo e causano la vera e propria piroplasmosi, la quale ha un’incubazione inferiore ai 15 giorni. Come si vede quindi non sono vere le storie di cui si è molto sentito parlare ultimamente, secondo cui cani punti da una zecca sarebbero morti nel giro di poche ore. Se una persona è attenta al proprio cane sarà in grado di riconoscere un suo eventuale malessere e porvi rimedio consultando il proprio veterinario.

 I piroplasmi si insediano nei globuli rossi del cane e li distruggono “dall’interno”, causando una grave anemia che in pochi giorni, se non curata, può portare alla morte.

Vediamo in breve quali sono i sintomi principali di questa malattia

febbre anche elevata (41 °C)

- debolezza molto marcata

- inappetenza 

- scarsa propensione al movimento

- mucose pallide 

- il segno che sarebbe il più facile da riconoscere ma che purtroppo non sempre si presenta, ovvero delle urine molto scure

Se il cane nei 10 giorni prima è venuto in contatto con delle zecche e presenta alcuni di questi sintomi, è meglio recarsi subito dal veterinario, che con un semplice esame del sangue ed uno striscio osservato al microscopio sarà in grado di diagnosticare la malattia.

La cura esiste e consiste in un farmaco iniettato per via sottocutanea od intramuscolare che solitamente ristabilisce l’animale nel giro di 1 o 2 giorni; naturalmente sono necessarie anche delle terapie di supporto. Il problema è che in un grande numero di casi il cane rimane portatore e potrà infettare altre zecche e di conseguenza altri cani. Proprio per questo è importante eseguire la profilassi antizecche (ed antipulci) sui nostri cani, acquistando dietro parere veterinario uno dei numerosi prodotti in commercio. Se il cane non viene infestato da zecche non si prenderà la piroplasmosi e non la trasmetterà ad altri!

La piroplasmosi fortunatamente non è una zoonosi rilevante, non si trasmette con facilità all’uomo, però le zecche possono trasmettere molte altre malattie a noi esseri umani, alcune delle quali molto gravi. Come al solito è molto importante la prevenzione: alcuni semplici pratiche sui nostri animali consentono a noi proprietari di vivere serenamente.

 

Image

Torino e area metropolitana

Non Solo Contro

Il giornale è a cura dell'Associazione Culturale onlus NonSoloContro.
Registrazione n. 2949 del 31/01/2019 rilasciata dal Tribunale di Torino
Direttore responsabile: Nadia Bergamini

Per la pubblicità

ABC Marketing e Comunicazione 
P.I. 124160015

abc.marketing.comunicazione@gmail.com

 Tel.: 3935542895 - 3667072703