Oltre 1 milione di euro per il restauro della Gran Madre: l'intervento è finanziato da sponsor privato

La Chiesa della Gran Madre di Dio, uno dei simboli più iconici di Torino, sarà oggetto di un importante intervento di restauro conservativo. La Giunta subalpina ha, infatti, approvato il progetto per il recupero delle facciate del monumento. Restauro che inizierà entro la fine del mese con la posa dei ponteggi, che ospiteranno messaggi pubblicitari per l'intera durata dei lavori, stimata in 12 mesi.
L’intervento sarà interamente sponsorizzato dalla società One Srl, che ha già collaborato al restauro delle facciate di Palazzo Marino a Milano, e sarà realizzato con il supporto di un team tecnico integrato da competenze torinesi. Il progetto riguarda una superficie complessiva di oltre 1.500 metri quadrati, includendo elementi lapidei, stucchi, intonaci, gruppi scultorei, la pavimentazione lapidea all’ingresso, la bussola in legno e la copertura del protiro. Il valore complessivo dell’intervento supera il milione di euro.
«Il restauro dei monumenti è un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato – spiega la vicesindaco Michela Favaro – e grazie al confronto con la Soprintendenza e lo sponsor, abbiamo anche ridotto la superficie riservata alla pubblicità, senza intaccare il valore della sponsorizzazione».
L’assessore alla Cura della Città, Francesco Tresso sottolinea come il progetto permetterà non solo di valorizzare un monumento identitario per Torino, ma anche di migliorarne la sicurezza e l’accessibilità, contribuendo al decoro urbano e all’attrattività turistica della città.
L’intervento è pensato per contrastare i danni provocati dal tempo, dall’inquinamento e dagli agenti atmosferici, soprattutto alle superfici lapidee e marmoree. Ogni fase del restauro sarà preceduta da un’attenta analisi dei materiali per garantire conservazione, compatibilità e reversibilità.
Emanuele Anselmi, amministratore di One Srl, ha espresso «orgoglio per la partecipazione a un progetto così rilevante per la città».
Il restauro della Gran Madre è un passo importante per la tutela del patrimonio storico-artistico torinese, e rappresenta un esempio concreto di cooperazione tra istituzioni pubbliche e soggetti privati.