E venerdì inaugurato il murale realizzato dai ragazzi contro la violenza sulle donne
E' stata una settimana intensa quella appena trascorsa per l'Istituto Comprensivo di Borgaro e non solo per il numero di incontri e attività, ma soprattutto per la qualità e l'intensità emozionale di ciascun appuntamento.
A cominciare dall'incontro, martedì 21 novembre, delle classi terze della scuola media "Levi" con Giovanni Impastato, fratello di Peppino giornalista e attivista politico, che con coraggio ha denunciato la mafia e per questo il 9 maggio 1978 ha pagato con la vita.
Un incontro intenso e partecipato che non è stato certo una novità per la scuola di Borgaro che da anni ormai fa della legalità e del rispetto di tutti e per tutti, la sua bandiera e nel tempo ha organizzato incontri importanti con personaggi che lottano contro la cultura mafiosa. Recentemente nella scuola borgarese è tornato a far visita ai ragazzi Angelo Corbo, uno degli uomini della scorta del giudice Giovanni Falcone, sopraissuto alla Strage di Capaci. Ma in passato hanno varcato la soglia di questo attivissimo istituto scolastico della prima cintura torinese anche Marisa Garofalo, sorella di Lea (cui è intitolata la sala consigliare di Mappano), il giornalista e scrittore Paolo De Chiara e ancora Angelo Corbo con Francesco (Ciccio) Mongiovì, altro agente della scorta di Falcone., solo per citarne alcuni.
«Tutta la comunità scolastica ringrazia Giovanni Impastato per il suo intervento - commenta la dirigente scolastica Lucrezia Russo - e per aver evidenziato, in modo molto chiaro ed esaustivo, ai nostri alunni, l'importanza del rispetto che bisogna avere verso ogni essere umano. Un particolare ringraziamento lo rivolgiamo anche al presidente dell'Associazione Calabresi per la legalità, Pasquale Lo Tufo e a Maria Luigia».
L'incontro a cui ha partecipato anche, il sindaco Claudio Gambino, l'assessora all'Istruzione Pina Fabiano, il parrocco don Alessandro Martini e il comandante della stazione Carabinieri di Caselle, Fabio Fornaiolo, si è concluso con un monito rivolto alle nuove generazioni «la dignità di ogni individuo, deve essere il fondamento di ogni società civile e democratica».
Venerdì 24 novembre, sempre gli studenti e le studentessedella scuola media, nell’ambito del progetto “Sentinelle della Legalità” con la Fondazione Caponnetto, a cui la scuola negli anni scolastici scorsi ha partecipato, è stato inaugurato, all’interno della "Levi", un murale dedicato al tema della violenza contro le donne, realizzato durante lo scorso anno scolastico dalla docente di arte Elena Perrelli e dagli alunni delle classi 2D e 2E.
Un progetto per sensibilizzare ed avvicinare i ragazzi e le ragazze a temi sociali complessi e importanti, come appunto è quello della violenza di genere e nello stesso tempo abbellire gli ambienti scolastici. E a ben guardare il lavoro realizzato, possiamo dire che l'obiettivo è stato centrato anche per aver dato la possibilità a ciascuno dei giovani artisti di esprimere la propria opinione e proporre le proprie idee..
Il murale che riporta gli slogan "No a qualsiasi forma di violenza" "Sì alla cultura del rispetto per ogni essere umano", rappresenta e ricorda donne importanti come Frida Kahlo, Bebe Vio, Hedy Lamarr, Carla Fracci, Samantha Cristoforetti. Donne che con il loro contributo hanno saputo donare al mondo scoperte, emozioni, conoscenza, forza d'animo, vittorie, bellezza e hanno aggiunto tasselli importanti per la costruzione del tessuto sociale.
L'Istituto ha anche aderito alla campagna nazionale, rilanciata a Borgaro dalla Consulta per le donne borgaresi "Posto Occupato".