Un focus su tema spesso dimenticato dello steminio nazista in scena al Cotton Theatre
Si è concentrato sugli orribili e crudeli esperimenti medici effettuati nei lager da Josif Mengele e dallo staff di medici nazisti tra il 1942 e il 1944 con l'obiettivo e l'ossessione di migliorare la razza ariana sui prigionieri considerati "razze inferiori", lo spettacolo "Chi vuol vedere la mamma faccia un passo avanti" scritto da Rosalia Tribolo con la regia e l'adattamento di Elena Ruzza e la direzione artistica di Franco Romanelli, andato in scena venerdì 26 gennaio al Cotton Theatre di Borgaro.
Una rappresentazione, organizzata in occasione della Giornata della Memoria, dall'Anpi sezione "Ercolina Suppo", dal CDM e dall'Arci Valle Susa con il patrocinio del Comune, che ha suscitato molto interesse ed è stata seguita da un pubblico numeroso.
Presenti anche il sindaco Claudio Gambino che ha esordito «man mano che ci si allontana da quegli anni è sempre più forte la voglia di revisionismo. Non oso nemmeno pensare le sofferenze che hanno subito le persone chiuse nei campi di concentramento. Celebrare la Giornata della Memoria ogni anno è un dovere civico oltre che morale e per questo mi rallegra vedere, questa sera il Cotton Theatre pieno di gente. Un plauso va sicuramente a Franco Romanelli, ma anche all'Anpi che è riuscita a passare il testimone ai giovani che hanno aderito. E' il modo migliore per portare avanti testimonianze storiche».
Ha aggiunto l'assessore alla Cultura Eugenio Bertuol «non abbiamo imparato molto dall’Olocausto perché le zone grigie si moltiplicano e la disattenzione civica è sempre maggiore. Quindi ben vengano iniziative come quella di questa sera».