Una scoperta che, se confermata, aprirebbe nuovi scenari nel contrasto della malattia negli esseri umani
Il lupo amico dell’uomo? Forse sì, al contrario delle più classiche favole che ci sono state raccontate da piccoli e che continuiamo a raccontare ai nostri figli!
Ebbene sì, una recentissima ricerca afferma che i lupi di Chernobyl, dove nel 1986 ci fu il più grave incidente nucleare del mondo, sembrerebbero esser diventati resistenti ai tumori.
Questo dice lo studio condotto dalla ricercatrice statunitense dottoressa Cara Love. E se davvero fossi così, potrebbe avere dei risvolti molto importanti per quanto riguarda la lotta per sconfiggere i tumori. Ad oggi sappiamo bene che esistono dei geni che possono facilitare lo sviluppo di tumori, il BRCA è quello più noto, ma questa ricerca potrebbe portare alla luce la presenza di alcuni geni che invece proteggono dai tumori.
Potrebbe esser stata proprio l'esposizione costante e persistente alla radioattività nell'area di Chernoby ad aver modificato, generazione dopo generazione, il genoma dei lupi fino a renderli dei “mutanti” con adattamenti che gli permettono di resistere ai tumori.
Il lavoro della dottoressa Love spera di identificare mutazioni protettive che potranno aumentare le probabilità di sopravvivere al cancro.