La comunità venariese è in lutto per Giulia Manfrini, 36 anni, trafitta da un pesce spada nelle acque dell’ Oceano Pacifico. Giulia si trovava in Indonesia, dove era atterrata per surfare tra le onde delle alle isole Mentawai.
Come riporta la polizia di Siberut, Giulia, venerdì 18 ottobre, era con la sua tavola nelle acque dell'area di Bengbeng sull'isola di Masokut, quando è avvenuta la tragedia.
Nata nel 1988 a Venaria, ha abbracciato la passione del surf in giovane età ed era campionessa italiana di snowboard. Nel 2006/07 ha vinto la Coppa Italia di snowboardcross Giovani femminile e il Campionato Regionale di slalom, mentre l’anno successivo ha partecipato alla Coppa Europa. Atleta poliedrica, tanto da ottenere grandi risultati anche nella specialità del Big Air di snowboard, diventando campionessa italiana, Giulia è poi passata all’insegnamento, mentre coltivava la passione per il surf e si era trafserita in Portogallo dove viveva da tempo.
La sua passione per gli sport acquatici e per lo snowboard la porta diventare influencer molto conosciuta su Instagram.
A confermare la notizia della sua morte Lahmudin Siregar, responsabile della gestione dei disastri delle isole Mentawai. Giulia avrebbe cercato di chiedere aiuto e in suo soccorso subito dopo l’incidente, in cui
la surfista ha subito una ferita al petto di cinque centimetri, è stata soccorsa da due persone che si trovavano lì vicino, prima di essere trasportata al Centro Sanitario Pei Pei Pasakiat Taileleu, ma non è stato possibile salvarle la vita.
Al cordoglio della famiglia si stringe anche il primo cittadino Fabio Giulivi «la notizia della sua morte ci ha lasciati sconvolti e ci fa sentire impotenti davanti alla tragedia che l’ha strappata alla vita così prematuramente. Giulia, venariese di soli 36 anni, da tempo aveva coronato il suo doppio sogno di praticare il surf, il suo sport preferito, e di aprire un’agenzia di viaggi per vacanze sportive. E così, nel pieno della vita, viene a mancare ai suoi cari in modo così tragico nell’Oceano Pacifico. Alla mamma Chiara, al papà Giorgio e a tutte le persone che le hanno voluto bene l'abbraccio commosso mio e di tutta la Città».
