Nel 2025 il Gruppo Alpini guidato da Beppe Corotto celebra un traguardo importante: 92 anni di storia, valori e servizio al territorio. Una ricorrenza festeggiata lo scorso weekend con la consueta sfilata e pranzo sociale, tenutisi il 6 aprile, ma preceduta da una serata speciale andata in scena venerdì 4 aprile nella sede di via Stura, dal titolo evocativo: “…Essere Alpini oggi”.
Un’occasione per andare oltre la celebrazione, per riflettere sul passato e guardare al presente con rinnovato senso di appartenenza. «Auspichiamo di incontrare la vostra attenzione in un evento che si discosta un po’ dalle solite attività mangerecce e aggregative», ha esordito Corotto, aprendo una serata intensa e partecipata.
Ad aprire l’incontro è stata la memoria storica, con il racconto toccante di Matteo Marabotto, alpino durante la Seconda Guerra Mondiale. A dar voce alla sua esperienza è stato il figlio Beppe, che ha illustrato il diario “Mi hanno rubato la gioventù”. Matteo, addetto ai muli, partì per la Carnia nel 1940, poi fu inviato sul fronte greco-albanese e successivamente in Russia, dove visse l’inferno della ritirata e la tragica battaglia di Nikolajewka del 26 gennaio 1943. Dei 17.000 Alpini della Divisione Cuneense, ne tornarono solo 1.300. Un racconto di sacrificio, resistenza e umanità, segnato anche dal soccorso ricevuto dalla popolazione locale durante il viaggio di ritorno attraverso l’Ucraina.
Lo sguardo si è poi spostato sul presente, con l’intervento di Gianluca Bruno, socio del gruppo e ancora attivo nelle fila dell’Esercito. Bruno ha raccontato l’esperienza nelle missioni internazionali di pace, come quelle in Kosovo e Afghanistan, sottolineando la professionalità e il valore degli Alpini anche nei contesti più complessi.
La serata si è conclusa con un focus sull’impegno nella Protezione Civile, con particolare attenzione alla sezione cinofila attiva dal 2023 a Borgaro, una testimonianza concreta del contributo che gli Alpini continuano a offrire alla comunità, anche fuori dagli scenari militari.
Presente all’incontro anche il sindaco Claudio Gambino, che ha voluto rendere omaggio alla storica realtà locale: «Stasera si è reso onore all’Arma degli Alpini, che ha una grande tradizione ma anche una grande attualità. È un onore avervi in città. Ho ascoltato, con commozione, le parole di Beppe sul padre. Viva gli Alpini, viva l’Italia».
Un compleanno importante, quello delle Penne Nere, celebrato con la consapevolezza di chi guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici.