Estate fa spesso rima con zanzare, e i cittadini di Mappano lo sanno bene: con l’aumento delle temperature e le serate passate all’aperto, le fastidiose compagne della bella stagione sono tornate a farsi sentire. Punture, ronzii notturni e la presenza sempre più diffusa della zanzara tigre mettono a dura prova la pazienza di famiglie, anziani e bambini. Per questo, anche nel 2025, l’Amministrazione ha scelto di non farsi trovare impreparata.
Il Comune ha infatti aderito nuovamente al programma promosso da IPLA (Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente), società partecipata dalla Regione Piemonte, che coordina a livello regionale il monitoraggio e gli interventi di contenimento. Un piano che non promette di cancellare del tutto il problema – impossibile in un territorio vasto e densamente abitato come quello piemontese – ma che punta a ridurre significativamente la presenza degli insetti, garantendo un miglioramento della qualità della vita nei mesi più caldi.
Dal 10 giugno scorso sono state posizionate diverse trappole per la cattura delle zanzare adulte e per il monitoraggio delle uova della zanzara tigre. Non si tratta di un’azione isolata: dall'inizio di questa torrida estate i tecnici IPLA controlleranno periodicamente i dispositivi per verificare l’andamento delle popolazioni di zanzare e stabilire quando intervenire.
Un ruolo centrale, in questo senso, è svolto dalle cosiddette “caditoie spia”, ossia tombini selezionati in cui si monitora la presenza di larve. Sulla base dei dati raccolti, vengono decisi i trattamenti larvicidi nelle caditoie pubbliche, effettuati solo quando davvero necessari. In questo modo si evita un uso eccessivo di prodotti chimici, con un approccio mirato e sostenibile.
«È un impegno silenzioso ma fondamentale – spiega il consigliere delegato all'Ambiente, Sergio Cretier, che segue da vicino il progetto –. Ogni anno ci troviamo ad affrontare lo stesso problema, ma la differenza la fanno la continuità e la precisione degli interventi. Non possiamo illudere i cittadini: le zanzare non spariranno mai del tutto. Tuttavia, con il lavoro coordinato da IPLA e con la collaborazione dei mappanesi, possiamo ridurne la presenza e contenere i disagi. È un’attenzione che rende più vivibile il nostro territorio nei mesi estivi».
Il piano non si limita al solo monitoraggio. Sul sito zanzare.ipla.org è possibile consultare tutti gli aggiornamenti a livello regionale, mentre il Comune tiene informati i cittadini sul portale istituzionale comune.mappano.to.it. Inoltre, per chi desidera segnalare criticità particolari o richiedere sopralluoghi da parte dei tecnici, è attivo il numero verde regionale 800.171.198. Uno strumento utile, che permette di intervenire in modo rapido ed efficace in caso di necessità.
Ma non tutto può essere lasciato nelle mani degli enti pubblici. La collaborazione dei cittadini resta infatti determinante: piccoli gesti quotidiani, come evitare ristagni d’acqua nei sottovasi, nei bidoni o nelle grondaie, possono ridurre in modo significativo la proliferazione delle zanzare nei giardini privati e nelle aree comuni.
La lotta alle zanzare non è solo una questione di fastidio. La diffusione della zanzara tigre, sempre più presente anche in Piemonte, comporta infatti anche rischi sanitari legati alla possibilità di trasmissione di malattie. Prevenzione e monitoraggio diventano quindi strumenti non solo per garantire il comfort dei cittadini, ma anche per tutelare la salute pubblica.
«Non è una battaglia di pochi mesi – conclude Cretier – ma un percorso che dobbiamo affrontare anno dopo anno, con metodo e responsabilità. È un lavoro che forse non si vede, ma che tutti possono percepire quando riescono a trascorrere una serata in giardino o in piazza senza essere assaliti da decine di punture».

