E' un vuoto profondo quello che lascia la morte di Bruno Bianco, 70 anni, nella comunità politica e cittadina di Venaria. La sua improvvisa scomparsa è avvenuta nella mattinata di martedì 27 agosto.
Ex tecnico dell’Ibm, Bianco era una colonna portante per il suo impegno politico e chi aveva intrapreso le battaglie civili insieme a lui, lo definisce di "buon cuore" perché era sempre in prima linea in difesa dei diritti civili e dei lavoratori. Cultore dell’antifascismo, partecipava sempre alle manifestazioni contro le guerre. Molto attivo nella politica venariese, aveva ricoperto il ruolo di segretario nel circolo di Rifondazione comunista e poi di Potere al popolo. Nel 2020, si era candidato nella lista Sinistra Civica sostenendo la candidatura a sindaco di Alessandro Brescia. È stato attivo nelle campagne della lotta del Comitato acqua pubblica e per la salvaguardia del ponte Castellamonte. E immancabile e puntuale, la sua presenza nell’organizzazione dei banchetti di raccolta firme contro l’autonomia differenziata. Insieme al direttivo dell’Anpi e a sua moglie Maria Savino ha promosso numerose iniziative del Comitato della memoria e ha partecipato alle diverse campagne per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Era un uomo con molti interessi e tifava il Toro. Per la sua disponibilità e capacità di dialogo ha lasciato un’impronta in tutti coloro che lo hanno conosciuto.
Tanti i messaggi di cordoglio
Per commemorare la sua figura Sinistra Civica lo ha ricordato così: «Solo sabato scorso eri con noi al banchetto del mercato per la raccolta firme del referendum contro la legge dell’autonomia differenziata. Insieme a te, segretario di Rifondazione di Venaria, siamo riusciti nell'impresa di riunire i partiti e le soggettività della cosiddetta sinistra radicale venariese, operazione certo non scontata e frutto della comune volontà di costruire un'alternativa anche per la nostra città. Seppure ultimamente nei tuoi interventi esprimessi una certa disillusione circa la possibilità che le istanze di sinistra, del pensiero critico verso l'attuale società, potessero riaffermarsi tra le persone, non hai mai fatto mancare
il tuo contributo e la tua presenza, da vero compagno. Forse non stavi già bene, ma era più forte continuare a far parte di una storia, quella che va dall'antifascismo al movimento operaio, da DP ai movimenti per la pace. La parte giusta della storia. Perché fai parte appunto di una generazione da cui abbiamo molto da imparare. Una generazione che ha saputo studiare, lottare e organizzarsi per ottenere conquiste sociali e civili. Gli sforzi, l'impegno e le iniziative che porteremo avanti saranno anche per te. Ci mancherai. Un fortissimo abbraccio a Maria e al figlio Alessandro. Grazie di tutto Bruno, ciao Compagno».
E anche Progetto Civico, la coalizione che vedeva candidato sindaco Alessandro Brescia alle Amministrative del 2020 lo ha voluto ricordare: «Ricordiamo la tua presenza, sempre discreta. Ma di chi non rinunciava a dire la sua. Con garbo e acume. Tu credevi davvero fosse possibile un mondo migliore. In questo eri impegnato, con passione genuina. E si intuiva il tuo crucciarsi per una società che invece sembrava, e sembra, perdere ogni giorno un pochino di umanità. È stato bello averti avuto per un po' compagno di viaggio».