“Diamo una possibilità alla pace” è il titolo dell'installazione dell'artista Maria Teresa Rosa esposta nella Rotonda Antonelliana di Castellamente, fino al 15 settembre, in occasione della 63ª Mostra della Ceramica.
Realizzata in maiolica e gres smaltati con applicazioni a terzo fuoco di oro e fotoceramica, l'opera rappresenta la tragica attualità che stiamo vivendo, colpendo dritto al cuore e all’anima chi la guarda.
«Il 4 luglio 1969 la Plastic Ono Band di John Lennon e Yoko Ono pubblicava Give Peace A Chance , brano registrato qualche giorno prima nella stanza del Queen Elizabeth Hotel di Montreal, dove era in corso il loro Bed-In di protesta
contro la guerra - spiega l'autrice -. Un messaggio destinato a restare nel tempo e nella storia della musica come il più famoso inno alla Pace. L’opera coglie la triste attualità di quel messaggio e ripete il mantra affidandolo alla bottiglia, mezzo universale ed antico utilizzato per convenzione comune da popoli e persone in difficoltà per inviare un segnale, una richiesta di aiuto, nella speranza di incontrare, al di là dei luoghi, dei flutti, dei pregiudizi, del mal-essere umano, la volontà di portare soccorso e invertire la direzione».
Il messaggio contenuto nella bottiglia, avvolta dalla terra annerita dal lutto di guerra è «prezioso come l’oro con cui è scritto e lo gridano i bambini - conclude - che di tutte le guerre non hanno responsabilità , ma solo subiscono, impotenti, sopraffazione, dolore e ingiustizia. Diamo una possibilità alla pace!”.
Maria Teresa Rosa, classe 1952 si è diplomata ceramista al Civico Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato di Torino. Per approfondire la conoscenza della ceramica e delle arti applicate si è poi iscritta all'Istituto d'Arte “Felice Faccio” (oggi Liceo Artistico) di Castellamonte dove ha conseguito il diploma in arte applicata e ha proseguito la sua formazione culturale e artistica iscrivendosi all’indirizzo artistico della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino.
Figlia d’arte proviene da una famiglia di ceramisti originari di Castelli, piccolo comune in provincia di Teramo, in cui la tradizione della lavorazione della ceramica risale al Medioevo. Dopo gli studi si è stabilita a Castellamonte. Nel 1988 è tra i soci fondatori dell'Associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte, di cui è stata presidente dal 2001 al 2003. Nel 2004 su commessa della Regione Piemonte ha realizzato la Piedmont Tower, vaso emblema della ceramica castellamontese destinato a rappresentare gli artigiani dell'Eccellenza Ceramica piemontese, presso il Palazzo dei Conti Botton. Collabora con il castello di Rivara, è autrice di libri e nel 2014 ha vinto il concorso internazionale "Made in loco" indetto dal MIBACT per una residenza d’artista nella Città di antica tradizione ceramica di Laterza (TA ) dove ha realizzato due progetti.