Ven, 24 Gen, 2025

Vigneti eroici canvesani nel registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico. Coldiretti invoca misure per sostenere la viticultura alpina

Vigneti eroici canvesani nel registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico. Coldiretti invoca misure per sostenere la viticultura alpina

I vigneti eroici della valle della Dora Baltea Canavesana entrano a pieno titolo nel Registro Nazionae dei paesaggi rurali di interesse storico. Il Ministero dell'Agricoltura che ha accolto il dossier di candidatura presentato dall'Unione montana del Mombarone e dal Comune di Borgofranco d'Ivrea,  ne riconosce in questo modo l'importanza storica e paesaggistica.

Sono terrazzamenti antichi, dove, fin dal Medioevo, si sfrutta l’inclinazione del versante per coltivare viti rialzate da terra e addossate alle pareti rocciose utilizzando al massimo il calore riflesso dalla pietra. Sono parte della cultura canavesana: i tupiun sorretti dai pilun in pietra che fanno parte del sapere contadino. Una cultura che rischia seriamente di scomparire.

«Esprimiamo tutto il nostro apprezzamento per questa iscrizione delle vigne coltivate sui terrazzi che incombono sull’imbocco piemontese della Valle d’Aosta  - commenta il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici  - che disegnano un paesaggio alpino davvero peculiare e funzionale alla salvaguardia idrogeologica del versante». 

«Le vigne montane canavesane rientrano nella categoria di “eroiche” così come le definisce la normativa proprio perché contrastano il dissesto - prosegue Mecca Cici - ma continuare a coltivare queste vigne è sempre più difficile. Questo successo ci dice anche che dobbiamo investire molto nella viticoltura eroica di montagna. Dobbiamo frenare l’abbandono» perchè manca il ricambio e il risultato sono vigne in stato di abbandono dove prima arrivano i cespugli e poi il bosco.

«Se vogliamo dimostrare davvero attaccamento al nostro paesaggio vitivinicolo dobbiamo aiutare i viticoltori -  aggiunge - Dobbiamo proteggere le vigne dalla fauna selvatica, dobbiamo dotarle di sistemi di trasporto in quota e di viabilità rurale, dobbiamo favorire l’acquisizione di appezzamenti da coltivare, dobbiamo concedere deroghe per facilitare la realizzazione di strutture logistiche e anche di strutture turistiche che possono valorizzare un paesaggio così unico in Italia».

E per questo servono progetti concreti «questo riconoscimento ci conferma l’importanza di promuovere i vini e l’ambiente unici della viticoltura eroica canavesana - conclude offrendo fin da subito la disponibilità di Coldiretti ad aprire un tavolo -.  Sappiamo che, con il cambiamento climatico, i nostri vini, già importanti, come le DOCG del Nebbiolo di Carema e dell’Erbaluce, possono andare incontro a una stagione di grande rilancio. Lo stesso vale per l’olivicoltura che si sta sviluppando su queste stesse pendici. Non a caso, nel nostro Piano di sviluppo per i Comuni dei 5 Laghi di Ivrea abbiamo individuato azioni concrete per sostenere la viticoltura a pergola e la coltura dell’olivo che toccano anche il versante balteo della Serra e quello di Borgofranco d’Ivrea. Pensiamo che sia venuto il momento di promuovere le vigne dal punto di vista turistico con l’insediamento di nuovi agriturismi per la fruizione degli itinerari della via Francigena e delle eccellenze turistiche del territorio come i caratteristici Balmetti di Borgofranco, intimamente legati alla viticoltura eroica».

Fondamentale in questo senso confronto e lavoro in sinergia con i consorzi, l'Unione montana e la Regione Piemonte «cogliamo tutti insieme l’opportunità per un grande progetto di rilancio della viticoltura eroica canavesana. Altrimenti rischiamo di ritrovarci, tra qualche anno, ad ammirarne solo le fotografie».

Image

Torino e area metropolitana

Non Solo Contro

Il giornale è a cura dell'Associazione Culturale onlus NonSoloContro.
Registrazione n. 2949 del 31/01/2019 rilasciata dal Tribunale di Torino
Direttore responsabile: Nadia Bergamini

Per la pubblicità

ABC Marketing e Comunicazione 
P.I. 124160015

abc.marketing.comunicazione@gmail.com

 Tel.: 3935542895 - 3667072703