Per curarla efficacemente va sempre consultato il proprio medico di famiglia. No al fai da te
La diarrea, uno dei disturbi più frequenti in tutte le fasce di età ed in ogni paese del mondo, rappresenta una delle principali patologie che richiedono la necessità di consultarsi con il proprio medico di famiglia.
La si associa, erroneamente, esclusivamente alla presenza di feci liquide; in realtà la sua definizione è più complessa: corrisponde infatti ad un aumento del numero di evacuazioni giornaliere (3 o più), del volume e, di solito, anche ad una minore consistenza e/o ad una alterazione dell’aspetto abituale delle feci.
Le forme acute, che durano meno di 2 settimane, sono di solito di natura infettiva e possono associarsi ad altri sintomi: tachicardia, pressione bassa, disidratazione, sonnolenza, febbre, perdita di peso, sangue nelle feci, vomito e dolore addominale.
A seconda dell’anamnesi (ad esempio l’uso di antibiotici e di antinfiammatori rappresenta una causa frequente) il proprio medico imposterà una terapia.
Fondamentale è la reidratazione del paziente per reintegrare i liquidi persi. Utile quindi iniziare una cura di fermenti lattici e di adsorbenti intestinali come la diosmectite che riassorbe l’acqua in eccesso.
Attenzione ai farmaci antidiarroici (loperamide) che predispongono al megacolon tossico. Nei paesi occidentali il trattamento con antibiotici non è quasi mai necessario.
Importante infine la dieta evitando latticini per alcuni giorni, evitando alcolici e in generale preferendo una dieta in bianco.