Per evitare questa patologia basta ruotare i siti in cui viene effettuata l'iniezione
La lipodistrifia è un cambiamento nel tessuto adiposo sottocutaneo (grasso) che può verificarsi nel sito di iniezione ripetuta.
La lipodistrofia può essere di due tipi:
- ipertrofica, dove il tessuto adiposo si accumula nel sito di iniezione formando un nodulo
- atrofica dove il tessuto adiposo viene rimosso dal sito di iniezione, formando un solco, un buco
Per prevenire la lipodistrofia è importante ruotare i siti di iniezione, utilizzare un ago di lunghezza appropriata, disinfettare accuratamente l’area di iniezione, inserire l'ago rapidamente e con decisione e quando possibile, su prescrizione medica, preferire l’assunzione dei farmaci per via orale, ad esempio per quanto riguarda la terapia antinfiammatoria.
I rischi della terapia intramuscolare includono, oltre alla lipodistrofia, anche il dolore ed un maggior rischio di infezione e di ascessi.
Circa il 20% delle persone che ricevono iniezioni intramuscolari per lunghi periodi sviluppino una lipodistrofia. In Italia, ci sono circa 2 milioni di persone che ricevono iniezioni intramuscolari a lungo termine, quindi si stima che circa 400.000 persone vadano incontro alla lipodistrofia.
Secondo i dati dell'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) le iniezioni intramuscolari sono più utilizzate nel sud Italia rispetto al nord Italia. Nel 2022, la media nazionale di iniezioni intramuscolari è stata di 1,2 per persona. Nel sud Italia, la media è stata di 1,4 per persona, mentre nel nord Italia è stata di 1,1 per persona.
Conclusione
La terapia antidolorifica ed antinfiammatoria per via orale funziona bene esattamente come quella intramuscolare ed evita al paziente di andare incontro ad effetti collaterali tra i quali la lipodistrofia.