Panico canta Ghali in questi giorni in radio. «Non farti prendere dal panico». E nelle stesse ore tanti, troppi italiani ne soffrono. Non c'è giorno in cui un medico di famiglia non si debba confrontare con un assistito, spesso di giovane età, affetto da ansia e attacchi di panico.
In Italia l'incidenza dei disturbi d'ansia, di cui il panico è appunto una manifestazione, è in costante aumento. Numerosi fattori, tra cui lo stile di vita frenetico, lo stress e la crisi economica e sociale, contribuiscono all'aumento di questi disturbi.
I sintomi sono molteplici:
- tachicardia
- sudorazione
- tremori
- sensazione di mancanza d'aria o di soffocamento
- sensazione di oppressione e dolore toracico
- nausea o disturbi addominali
- vertigini
- instabilità
- paura di perdere il controllo e persino di morire
Tutti sintomi che spesso portano ad innumerevoli ed inevitabili accertamenti per escludere patologie gravi come l'infarto e che quindi conducono la persona affetta ad effettuare molteplici esami ed accessi in pronto soccorso. La terapia prevede il trattamento farmacologico e quello psicologico, affidandosi rispettivamente al proprio medico di famiglia e ad uno psicologo.
La prevenzione però è la vera sfida: uno stile di vita sano quale l'alimentazione equilibrata, l'attività fisica regolare, il sonno regolare e la riduzione del consumo di alcol e sostanze stimolanti, le tecniche di rilassamento come lo yoga, il coltivare relazioni interpersonali positive e cercare il sostegno in momenti di difficoltà.
«Non farti prendere dal panico» canta Ghali «Pure quando tutto cade giù. Chiudi gli occhi e tienimi la mano. Sorridi e respira piano».