Per due giorni, sabato 4 e domenica 5 ottobre, il centro storico volpianese si è trasformato nella location perfetta per ospitare l’ottava edizione del “De Bello Canepiciano”. Manifestazione biennale ideata e promossa dalla Tavola di Smeraldo in collaborazione con la Pro Loco.
Due intense giornate all’insegna non solo del folclore medievale, ma tese ad una rievocazione di sapori, colori, gesta, che hanno saputo affascinare gli oltre 5 mila visitatori.
Merito sicuramente di una Volpiano che si è calata perfettamente nello spirito di un’epoca contrassegnata sì da molti scontri e feroci divisioni, come poteva essere nel 1300, ma che ha mantenuto intatto il suo fascino. Così come in un prezioso prisma cangiante, le manifestazioni, i cortei, gli scontri simulati, i pasti nelle taverne medievali, e ancora le giostre, il profumo inebriante delle spezie, la magia di menestrelli e trovatori, hanno coinvolto magistralmente i visitatori che, come in una collaudata macchina del tempo, per qualche ore hanno assaporato il fremito degli antichi cavalieri, delle affascinanti dame, accanto allo sguardo severo di falchi e falconieri.
Vie e piazze si sono animate, in un caleidoscopio di luci e misteri, in parte risolti grazie anche ad un ciclo di conferenze storiche di altissimo livello che hanno spaziato dalla cucina medievale, alle erbe, ai viaggi, fino alle più nere leggende dei secoli bui, grazie ad un parterre di storici e ricercatori moderati da un Emanuele De Zuanne, anch’egli in versione medievale, con tanto di cappello e palandrana.

