Gio, 5 Dic, 2024

Chiancone, Bertuol, Fabiano, Lorenzi e Coneglian: la squadra di Gambino. Contestazione per le cedole librarie

Il pubblico delle grandi occasioni e l'emozione della seduta di insediamento del primo Consiglio comunale della terza "era" Gambino non hanno scoraggiato la manifestazione di protesta messa in scena a margine della seduta dal gruppo Uniti per Cambiare Borgaro e Villaretto, ieri sera, giovedì 27 giugno.

Oggetto del contendere?  Il mancato accordo tra l'unica cartoleria rimasta in città - Mamilù di Anna Vizzari  - e l'Amministrazione (in questo caso la precedente anche se è anche in parte quella attuale)  che aveva deciso di non andare incontro alle difficoltà della cartolaia che accettando il servizio sarebbe stata costretta ad un'esposizione economica di circa 16mila euro. Troppi per una piccola attività come la sua.

I consiglieri del gruppo eletti e non solo quindi hanno manifestato all'esterno di Palazzo Civico  per informare i borgaresi che, a settembre, ad inizio anno scolastico se vorranno i libri di testo per i loro figli che frequentano la primaria, dovranno per forza andare a Caselle. Un disagio? Certo soprattutto per chi non è automunito o lavora tutto il giorno.

«La precedente Amministrazione Gambino ha rifiutato di cambiare rotta e di non supportare in alcun modo l'unica attività di quel genere rimasta in paese - hanno spiegato i consiglieri Elisa Cibrario Romanin, Mattia Stievano e Rosangela Giglio - che a quel punto non ha potuto garantire il servizio. Bisognerebbe prendere esempio dal comune di San Maurizio che provvede direttamente all'acquisto dei libri per la scuola dell'obbligo e li fa trovare direttamente a scuola».

Una proposta alternativa che certo non può essere risolta per l'anno scolastico 2024-25 ma che potrà trovare soluzione per l'anno successivo, discutendone in commissione come richiesto a questo punto dal gruppo guidato da Cibrario Romanin.

Dimostrazione a parte, la serata è filata via liscia tra gli adempimenti tecnici tipici dell'insediamento. Ancora una volta, la terza consecutiva, Claudio Gambino ha indossato solennemente la fascia tricolore per giurare fedeltà alla Repubblica Italiana e ha presentato la squadra di assessori che lo affiancheranno nel governo cittadino per i prossimi cinque anni: tre uomini e due donne. Riconferma nel ruolo di vicesindaco con delega all'Agricoltura, Lavori Pubblici, Sicurezza, Protezione Civile e Mercati, come ampiamente prevedibile, per Fabrizio Chiancone, mister preferenza con oltre 500 voti. Riconfermati anche Eugenio Bertuol con incarico all'Istruzione, Cultura, Servizi Demografici e Cimiteriali e Terza età e Pina Fabiano con delega al Bilancio, Pari Opportunità e Lavoro. Entrano, invece, in giunta, per la prima volta Giancarlo Lorenzi (ex capogruppo di maggioranza)  cui vanno le deleghe alle Politiche ambientali, Igiene Urbana e Tutela e benessere degli animali e  Irene Coneglian, seconda eletta l'8 e 9 giugno, cui vanno le deleghe ai Servizi Sociali, Politiche abitative e Inclusione Sociale.

La vera e propria rivelazione di quest'anno, il giovanissimo Andrea Tirella, 23 anni, è stato eletto presidente del Consiglio comunale, con delega allo Sport e Politiche giovanili.

Deleghe anche ai consiglieri Peppuccio Insalaco (Decoro urbano),  Roberta Di Siena (Trasporti e Comunicazione), Beppe Ponchione (Manutenzioni e Verde pubblico), Gianna Nicosia Commercio e Fiere), Ilaria Quero (Infanzia e Asilo nido). Restano, invece, in capo al sindaco Urbanistica e gestione del territorio e Personale.

Come ampiamente preannunciato, il dimissionario Marco Latella di Fratelli di Italia è stato surrogato con l'ingresso in Consiglio del compagno di partito Emanuele Lapira con l'astensione dei rappresentanti di Uniti per cambiare Borgaro che, come ovvio e normale che sia hanno, bocciato unitamente ad FdI anche il programma di governo di Gambino. 

E non solo le opposizioni unite hanno preferito abbandonare l'aula e non votare i rappresentanti in seno all'Unione del Comuni Net, di cui Borgaro fa parte fin dalla sua nascita «siamo convinti che Borgaro abbia più affinità con Venaria e altri Comuni, che con Settimo e San Mauro» mentre Cibrario Romanin ha aggiunto che «sarebbe opportuno uscire da quell'Unione dei Comuni e destinare le risorse per l’acquisto dei libri della biblioteca».

Una contestazione rispedita ai mittenti dallo stesso Gambino che ha precisato come grazie proprio all'Unione Net, nello scorso mandato Borgaro abbia ottenuto  4 milioni di euro  «la collaborazione con Settimo e i Comuni di Net ci ha consentito di partecipare ai bandi europei e far partire opere importanti nel nostro territorio. Da tempo abbiamo sposato che questa linea e funziona». 

La maggioranza ha comunque scelto i suoi rappresentanti che oltre il sindaco sono Tirella e Di Siena per la maggioranza e Giglio per la minoranza se deciderà di partecipare, altrimenti Borgaro avrà un rappresentante in meno.

 

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