Sab, 28 Set, 2024

Il nuovo Consiglio comunale pronto all'esordio. Latella (FdI) lascia il posto a Lapira. Nessuna indiscrezione sulla giunta

Il nuovo Consiglio comunale uscito dalle urne l'8 e 9 giugno scorsi,  si prepara all'esordio previsto per giovedì 27 giugno. Ancora una volta, davanti al parlamentino borgarese a giurare sulla Costituzione per la terza volta consecutiva sarà Claudio Gambino che con la sua lista Insieme per Borgaro, come ampiamente prevedibile, ha letteralmente stracciato gli avversari, lasciando solo le briciole di un elettorato che con grande compattezza, ancora una volta ha voluto premiare il lavoro degli ultimi dieci anni.

Non è invece ancora definita la giunta che lo affiacherà nel quinquennio che lo attende «deciderò la prossima settimana. per ora posso solo dire che saranno tre uomini e due donne o viceversa, ma ancora è tutto da definire».

Gambino non si sbottona ma è chiaro che, nella scelta, dovrà in qualche modo tener conto anche del risultato ottenuto dai singoli candidati, coniugando magari esperienza e novità. Perchè se i suoi assessori uscenti hanno ottenuto un ottimo risultato, altrettanto si può dire per i nuovi, come ad esempio la giovane Irene Coneglian arrivata addirittura seconda, o Andrea Tirella, 23 anni appena che ha sbaragliato candidati più esperti e navigati

Staremo a vedere. E' certo però che l'attesa è tanta.

Insieme a Gambino sui banchi della maggioranza siederanno il vicesindaco uscente Fabrizio Chiancone, mister preferenza con oltre 500 voti; Irene Coneglian; Eugenio Bertuol; Ilaria Quero; Pina Fabiano;  il vecchio leone Beppe Pochione che torna nell'assise consiliare dopo uno stop di 5 anni; Peppuccio Insalaco; Giancarlo Lorenzi; Gianna Nicosia; Roberta Di Siena.

All'opposizione, invece ci sono già delle novità. Anche perchè la lista Uniti per Cambiare Borgaro e Villaretto ha richiesto i verbali delle preferenze. Ci sarebbe una discrepanza di voti tra due candidati che se verificata e confermata cambierebbe uno dei componenti eletti in Consiglio. Fermo restando che entra di diritto la candidata sindaca Elisa Cibrario Romanin e Mattia Stievano che dal riconteggio richiesto potrebbe ritrovarsi, (per quel che conta) con 10 preferenze in pù, i dubbi permangono invece tra Rosangela Giglio già proclamata eletta e Luigi Spinelli che si sarebbe ritrovato senza quella decina di voti in pù che gli avrebbero permesso di sedere a Palazzo Civico al posto di Giglio. ne sapremo qualcosa di più nei prossimi giorni.

Altra novità sono le dimissioni dall'incarico di consigliere da parte di Marco Latella della lista Fratelli d'Italia che vedrà tra i banchi di piazza Europa la candidata sindaca Cristiana Sciandra ed Emanuele Lapira. Una scelta spiegata dallo stesso Latella che esprime piena soddisfazione per il risultato delle elezioni europee, regionali e anche comunali «in cui il partito di cui sono referente a livello territoriale ha fatto sfraceli. Mai si era verificato nella storia di Borgaro un numero così alto di votanti per Fratelli d'Italia. Mai nella storia di borgaro una lista con solo un simbolo di partito, il nostro, e non come coalizione, era riusciuto ad ottenere un così alto numero di preferenze e di voti e a portare due consiglieri all'interno del consiglio comunale». Sicuramente un successo inaspettato in una città come Borgaro da sempre roccaforte del centrosinistra.

«Un ringraziamento va prima di tutto ai cittadini che ci hanno dato la preferenza - prosegue Latella - quando c'era qualcuno di altre liste, e non mi riferisco alla lista Gambino, che ci quotava a 300 voti. Il risultato ottenuto dimostra che pesiamo quattro volte tanto e con appena 25 giorni di campagna elettorale». Innegabile, infatti, che la lista è stata messa insieme a pochi giorni dalla presentazione ufficiale dopo la rottura con la lista di Cibrario Romanin, ma non il programma. A quello il circolo borgarese FdI ci lavorava dall'autunno e aggiunge «la nostra è una vittoria epocale con due consiglieri di partito in Consiglio e il nostro simbolo».

Ma perchè Latella si è dimesso lasciando il suo posto al primo escluso? «Il nostro progetto prevedeva che se si fosse vinto si sarebbe governato con l'appoggio della Regione e del Governo, se si fosse perso avremmo fatto opposizione, come faremo, seria, responsabile e concreta, ma con il rinnovamento perchè non può passare la logica di arroccarsi sulle vecchie posizioni e stare a tutti i costi sullo scranno del Consiglio comunale».

Le dimissioni di Latella seguono proprio questa linea: quella di mettersi a disposizione per il partito per poi lasciare il suo posto al primo escluso, appunto il giovane ingegnere Lapira, ma questo non significa che Latella sarà fuori dai giochi: sarà il consigliere ombra, si fa per dire, del gruppo consiliare.

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